
I bene informati parlano di un incontro abbastanza franco tra il sindaco ed esponenti di 80028 con al centro il cambio degli uffici dove 80028 ritiene che la macchina amministrativa sia inceppata e la realizzazione del Puc ovviamente con quelle che sono le indicazioni politiche sulle Zone D e le aree da sistemare nelle destinazione d’uso. Sembra che 80028 abbia assicurato il voto al prossimo Bilancio consuntivo a condizione che all’indomani il sindaco si attivi concretamente su queste due richieste, altrimenti si prospetta lo sciogliete le riga e tutti a casa. Per chi segue le vicende amministrative nulla di nuovo: tutti sanno che questa amministrazione è nata ed è portata a galleggiare esclusivamente per portare in porto la realizzazione delle Zone D e il Puc, quindi il venir meno di questi obiettivi, per alcune forze, non ha senso continuare ad andare avanti. Secondo noi però il problema è un altro: ci saranno poi nove consiglieri comunali a mettere la firma sulla sfiducia al sindaco o dal notaio? Lo spauracchio del notaio non può essere usato a convenienze politiche del momento. Quando, come da mesi, si sbraita in tutte le sedi sul fatto di avere un’amministrazione inefficiente, incapace di produrre il minimo indispensabile, con gli uffici che non funzionano e poi si va tranquillamente ad approvare un Bilancio con il parere negativo dei revisori, mandando a farsi friggere l’unica vera opportunità politica di dire basta per ovvie ragioni, dopo crediamo che non sarà tanto facile mettere insieme nove cocci per recarsi dal notaio. Nel frattempo noi non possiamo che prendere atto di questo ultimatum e attendere gli sviluppi.