
Quando occorre ammettere l’evidenza dei fatti, non c’è posizione politica preconcetta che tenga. In questi 8 mesi di disastri amministrativi con la città ferma agli abbonamenti da 70 euro sulle strisce blu e stasera con la pubblica illuminazione mancante in tutta la zona Garibaldi-Principe di Piemonte, una cosa positiva la dobbiamo dire con convinzione: finalmente i cittadini di Grumo Nevano possono contare su un sindaco con le palle e sudditi senza. Scusate il termine poco nobile, ma quando ci vuole, i palati meno fini mi perdoneranno. Abbiamo avuto modo di constatare un Umberto Cimmino che non si piega, e che invece piega i propri sudditi ai propri voleri, ai voleri di Nicola Scarano e Tammaro Brasiello ovvero i due vice sindaco di fatto esperti di sosta a pagamento, tari e sgravi fiscali, tanto pare da indicare loro la politica finanziaria per i prossimi mesi al punto da rinunciare a De Biase, nominare Romano, e, paradossalmente affidarsi ad altri per il Bilancio. Pensate un pò cosa ci attende il futuro. Un Umberto Cimmino che apprezziamo per il suo sostegno alla eccellente dirigente dell’Ufficio Tecnico la quale, come Cimmino, ha gli attributi per portare avanti il settore urbanistica con la massima trasparenza, cosa che non sarebbe certa se Cimmino si piegasse ai sudditi che in quell’ufficio vogliono ben altro rispetto a Puc, concessioni, Zone D, terreni….Un Cimmino che lo davano già a casa, cosa che soltanto gli sprovveduti potevano pensare che accadesse con un PD del genere politicamente scandaloso, con un sindaco di area rossa ombra, esterno, che i grumesi subiscono. Invece, grazie ai suoi sudditi, Cimmino sta ben ancorato al proprio posto e lo sarà per parecchio tempo almeno fino a quando ci sarà da stabilire che fine faranno i terreni, le zone D, il Puc, tranne poi piegarsi lui ai propri sudditi. Noi confidiamo tantissimo che Umberto Cimmino rimanga fermo, che non permetta di far ritornare all’Urbanistica qualche nome che circola, nome organico alle speculazioni già pianificate in altre sedi. Tenga duro carissimo sindaco, siamo solidali nonostante i fallimenti di questi primi otto mesi.