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Grumo Nevano. Banche e bancomat addio, una dichiarazione del sindaco inopportuna, politicamente inaccettabile e calzante al modus operandi e di idea di comunità che ha l’attuale amministrazione

La premessa: non compete ad un sindaco arrampicarsi sugli specchi per cercare una giustificazione – tra l’altro non dovuta –  rispetto alla chiusura di tutti gli istituti bancari a Grumo Nevano, chiusura motivata esclusivamente da scelte di politiche commerciali e di gestione dei rispettivi istituti bancari nel ritenere o meno mantenere l’apertura di loro filiali o chiudere in base a leggi di mercato. Premesso ciò, non possiamo ignorare una dichiarazione del sindaco sul suo profilo Facebook che riteniamo oltre che inopportuna, per certi versi calzante al suo modus operandi e pensante sul modello di città e di comunità che intende governare, perchè fino ad oggi non abbiamo visto ancora un fico secco, tranne litigi su nomine e urbanistica con una palese improduttività dell’esecutivo che sta diventando cronica. Ebbene nel tentativo di dire ai grumesi che la chiusura dell’ultimo sportello bancario prevista il prossimo 22 novembre non dipende dall’amministrazione, dopo aver citato la comunicazione della banca, scrive testualmente:  “Tuttavia la chiusura di quest’altra filiale non ci deve spaventare, al contrario bisogna coglierla come un’opportunità perché avere una banca sempre a disposizione attraverso i più moderni canali digitali può rendere soltanto più semplice e agevole la nostra quotidianità”. Quindi per il sindaco non avere la possibilità di operare ad un bancomat, non dico sportello, ma ripeto, un semplice bancomat strumento che ormai ha sostituito le famose casse, agevola la quotidianità??? Cose davvero dell’altro mondo! Lo vada a dire all’anziano non digitalizzato quando deve prelevare la pensione e non un FILE IN PDF per comprare l’insalata!! Ecco, una tale dichiarazione, non può che mettere in risalto quale potrebbe essere il suo pensiero di modello della città, ovvero quello di confondere un progresso tecnologico esistente già da anni e usato dai più, con quelle che sono le necessità di avere – nel caso specifico – un punto di riferimento fisico e non virtuale per una gran parte di grumesi non digitalizzati che hanno bisogno dei venti euro per fare la spesa. Affermare che “al contrario bisogna coglierla come un’opportunità” davvero non si può leggere perchè se per il sindaco perdere un servizio diventa una opportunità, non voglio minimamente pensare cosa potrebbe scrivere quando – da come si vocifera – qualche finanziamento potremo perderlo. Ecco la dichiarazione

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