Tutta la comunità politica e gli addetti ai lavori sapevano che l’ultima delega rimasta, quella del Consiglio di amministrazione dell’Azienda che gestisce i servizi sociali, era appannaggio di Aldo Chiacchio, ma il sindaco ha pensato bene di assegnare al buon Aldo la possibilità di proporre un suo nome per un incarico importante e delicato, e alla fine ha preferito fidarsi di una sua conoscenza con più familiarità. Nulla di illegittimo per carità, anzi noi facciamo gli auguri a Michele Cimmino vicinissimo ai consiglieri Tammaro Brasiello ed Eufemia Del Prete i quali incassano anche questa delega dopo vice sindaco e assessori, ma non possiamo non sottolineare la inopportunità politica di tale nomina. Cosa dire, siamo ad oltre tre mesi di totale stallo in tutte le attività amministrative e adesso arriva anche una nomina non prevista, attraverso una scelta solitaria del sindaco che spiazza Aldo Chiacchio archiviandone le aspettative sull’azione che avrebbe voluto svolgere nell’azienda speciale. Sicuramente lo sconfitto è proprio il buon Aldo al quale non gli rimane che il prestigioso ruolo politico di portavoce in consiglio comunale di un gruppo di consiglieri comunali che non gli ha rimasto alcuna delega, ma c’è sempre l’urbanistica affidata al suo gruppo con la poltrona acquedotti e ovviamente il tanto atteso PUC. Buon lavoro a Michele Cimmino