Servizio realizzato da Caterina Flagiello
Si è tenuta ieri pomeriggio presso il Teatro Sole una tavola rotonda dedicata interamente alla figura di Domenico Cirillo, medico, botanico, patriota e martire della Repubblica Napoletana del 1799. Uomo di vastissima cultura e membro della American Philosophical Society di Filadelfia. Questo evento è stato organizzato dal Comune di Grumo Nevano con il patrocinio dell’Accademia Filangieri di Partenope e rientra nel programma “Campania Libri in Tour”, promosso dalla Fondazione Campania dei Festival, inoltre gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” che lo ha inserito nell’ambito delle iniziative per celebrare gli 800 anni dell’università. Il convegno, presentato e moderato dall’assessore alla cultura, professoressa Angela De Rosa, ha visto la partecipazione del primo cittadino Umberto Cimmino, di Amedeo Arena, professore ordinario di diritto dell’Unione Europea dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e del dottor Giuseppe Pesce, giornalista e direttore editoriale della Colonnese Editore. “E’ con molto orgoglio che questa sera presentiamo questa iniziativa, alla quale abbiamo candidato il Comune di Grumo Nevano. Abbiamo avuto l’idea di dedicare questa serata al nostro concittadino” afferma la professoressa De Rosa che aggiunge “Bisogna ripartire da Domenico Cirillo sotto il segno della cultura.” Il sindaco Cimmino, nei saluti iniziali sottolinea come “I cittadini di Grumo Nevano e dintorni hanno bisogno di riunirsi attorno alla figura storica di un personaggio illustre come Domenico Cirillo. In un’epoca in cui si perde il senso di appartenenza, il senso di identità, il ricordo di Domenico Cirillo è per noi qualcosa di importante.” Il professore Amedeo Arena nel suo intervento ripercorre, in maniera chiara e coinvolgente, la storia di Domenico Cirillo, dai primi anni, fino alla morte (da eroe) nel 1799: “Parlare di Domenico Cirillo significa parlare del Regno di Napoli, lui aveva tre passioni: la botanica, la medicina e la libertà”. Non soltanto questo, Domenico Cirillo aveva anche idee modernissime rispetto alla sua epoca infatti, aggiunge il professore:”Fu un vero e proprio precursore.” Il professor Arena, profondo conoscitore di Domenico Cirillo, lanciò nel 2022 una petizione per ottenere la correzione di un errore di trascrizione, riuscendo a far riconoscere Domenico Cirillo come socio italiano e corrispondente estero della American Philosophical Society, prestigiosa accademia fondata da Benjamin Franklin nel 1743. E nel segno della cultura e degli studi, il professore Arena sottolinea: “Domenico Cirillo si ricollega all’università Federico II in quanto secondo la filosofia di Federico II la cultura ed il sapere non hanno confini.” Una menzione speciale all’interno della conferenza è stata riservata al contributo di numerosi altri studiosi, in particolare il professor Arena ha citato Whitfield Bell ed il dottore Arturo Armone Caruso autore di numerosi saggi su Domenico Cirillo e membro del comitato di studi Cirilliani. Durante l’evento è stato presentato il volume “Ombra e Rivoluzione” di José Vincente Quirante Rives, edito da Colonnese Editore, il dottor Giuseppe Pesce, direttore editoriale della casa editrice, commenta: “Si tratta di un romanzo composto da 30 capitoli ed altrettante voci che parlano di Domenico Cirillo. La storia che ci racconta l’autore José Vincente Quirante Rives va vista nel contesto di una Napoli del 1700, un’epoca in cui Napoli era una capitale europea a pieno titolo in cui i nostri scienziati dialogavano con tutt’Europa.” Al termine degli interventi è stato dato spazio ad un dibattito ricco di domande di approfondimento sulla figura di Domenico Cirillo.