Se andiamo indietro negli anni per quantificare gli atti di indirizzo prodotti dalle precedenti giunte comunali nei primi mesi, il dato che emerge forse è quello che più di tutti testimonia un palese immobilismo del quale si sono salvati solo patrocini morali di manifestazioni organizzate da altri soggetti. Eppure c’è tanto da lavorare, da proporre, ma sembra che questo esecutivo di idee ne abbia ben poche visti gli atti protocollati. Di certo alla determinazione dell’ufficio finanziario che ha portato ai massimi le indennità, anche qui non è stato contrapposto alcun atto di indirizzo diverso, di rinuncia. A tal proposito ricordiamo che se gli amministratori professionalmente non autonomi prendono il 50%, questo comunque è calcolato sulle quote massime, permane quindi un aumento del 48%, tanto per essere ancora più chiari dopo aver letto il manifesto. Ma a prescindere dalle indennità, il problema oltre ad essere di natura politica è anche tecnico se come afferma il sindaco l’esecutivo è sostanzialmente di tipo tecnico, quindi occorre fermarsi e rivedere qualcosa che non quadra. Un esecutivo monco che ha già perso un pezzo che non decolla, non può continuare su tale immobilismo in una città che ha bisogno di un esecutivo FrecciaRossa.