Servizio a cura di Caterina Flagiello
E’ partito oggi pomeriggio alle ore 15 il corteo organizzato dall’Associazione Antirazzista Interetnica 3 Febbraio, dalla zona del mercato di Grumo Nevano e ha attraversato Casandrino fino ad arrivare in Piazza della Repubblica a Sant’Antimo. Un percorso non lasciato al caso, visto che in questi tre comuni della zona di Napoli nord vive e lavora una folta comunità straniera composta da persone provenienti principalmente dal Bangladesh, dal Pakistan e dell’India. Una manifestazione composta e animata da vari striscioni, alcuni dei quali riportavano le scritte: “Vogliamo vivere in pace, no violenza, no razzismo”, “Immigrati e italiani per la convivenza pacifica” e “La terra è di tutti, nessuno è straniero”, oltre a numerosi cartelli. “I nostri fratelli migranti hanno molta paura quando vanno al lavoro e quando tornano a casa dal lavoro. Tutti noi vogliamo vivere in pace, quindi oggi tutti insieme stiamo chiedendo accoglienza e sicurezza, vogliamo dare un messaggio di convivenza pacifica e di pace” queste le parole di Roton, uno dei responsabili dell’associazione, a cui fa eco Ahmed Istian, anche lui fra i responsabili dell’associazione: “Noi siamo sempre contro la violenza e siamo qui oggi per dare tutti insieme un segnale, anche contro la schiavitù ed il razzismo. Non c’è spazio per la violenza”. Gianluca Petruzzo, presidente dell’Associazione Antirazzista Interetnica 3 Febbraio, in merito all’accoglienza dichiara: “Al nostro avviso, l’accoglienza conviene a tutti, sia a chi ha bisogno e sia a chi riceve, in uno scambio che ci rende tutti più umani. C’è un forte bisogno da parte della gente di vivere in pace nel mondo, l’immigrazione è una spinta di vita e non si può bloccare”. In merito alle ragioni di queste aggressioni violente, Gianluca Petruzzo continua: “Sicuramente il razzismo dà campo libero a questi sbandati, pensiamo che siano degli adolescenti, dei giovani che “vogliono farsi un nome” e colpiscono gli immigrati”. Al corteo ha partecipato Giovanna Lauro, presidente del Centro Astalli, che aggiunge: “Grumo Nevano è una città accogliente, solidale ed inclusiva, perché se per vent’anni noi lavoriamo sul territorio e non ci sono mai stati incidenti o discordie di questo genere, significa che Grumo Nevano accoglie e ha un grande cuore”. Al corteo hanno partecipato anche La Comune alla CGIL Campania,il CSA ex-Canapificio di Caserta, Cantiere Giovani di Grumo Nevano, l’associazione Nova Koiné di Marigliano e l’associazione culturale Il Cerchio Infinito di Napoli, oltre al sindaco del Comune di Sant’Antimo, dott. Massimo Buonanno e a don Francesco Campanile, parroco della chiesa del Santuario Sant’Antimo Prete e Martire. Assente l’amministrazione e o rappresentanti “politici” di Grumo Nevano,