E’ avvilente passeggiare per la città, fermarsi a dialogare con i cittadini e scoprire (per il sottoscritto certamente non è una novità) che gli unici programmi elettorali che ascoltiamo si riferiscono alle lamentele di una stragrande maggioranza di cittadini onesti, non accattoni, che temono l’ennesimo colpo di spugna della legalità, della democrazia, della regolarità del voto alle prossime elezioni. Non abbiamo timore di affermare che purtroppo l’aria che tira non è delle migliori e non ci stancheremo mai di lanciare appelli alle forze dell’ordine che sin d’ora devono attivare tutti gli strumenti utili ad individuare fenomeni di compravendita del voto che non sia soltanto in denaro ma anche di altra natura. Carenza di lavoro e difficoltà economiche sono terreno fertile per chi distribuisce i famosi tagli da 50 euro spezzati a metà, così come chi abusa della propria posizione per sbrigare pratiche principalmente presso Comuni ed Enti vari, stazionando e bivaccando negli uffici, ovvero diritti costituzionali del cittadino venduti in cambio del voto. Rivolgiamo l’invito anche ai candidati alla carica di Sindaco nel denunciare eventuali sospetti di fenomeni di voto di scambio e di lanciare ufficialmente appelli in tal senso. Noi siamo pronti a denunciare nomi e cognomi laddove si dovesse soltanto sospettare manovre di accattonaggio. Prevenire è meglio che curare.