a cura di Caterina Flagiello
Si parte dalle opere di Flavia Bracale realizzate tutte per riuscire con lucida consapevolezza a guardare il mondo con il proprio specchio, parlando della vita e il continuo rimando a sé stessa. L’artista napoletana, classe 90, attraverso una incessante ricerca interiore e visiva, adoperando diversi linguaggi della modernità per indagare il presente e il futuro, realizza lavori che ben si inseriscono nello spazio, che cambia sfumature all’infinito, mentre il motivetto di Bran Van 3000 prende forma tra tavoli e bancone, richiamando le prime tre note di “Drinking in L.A. -Hi my name is Stereo Mike” dal 1997 ad oggi: la canzone che ha fatto ballare tre generazioni. Il locale, che sfida la tradizione con l’estetica anni novanta, fortemente voluta da Domenico Mandato, Claudia Ruffo, Lorenzo Pignata, Ciro Limatola, Gianmarco Rispo, Roy Capasso, Gennaro Boccia, Giò Nardi,Matteo Nissim, Paolo Jandelli, Arturo De Matteo, il cui progetto è stato ideato dall’architetto Carmine Abate, è diventato un punto di incontro nella città partenopea, un locale dai vetri colorati dove il riflesso di un bicchiere per le mani si fa blu e poi rosso, giallo e violetto. Ecco perché tra tanti riflessi, Bracale, posiziona sulle pareti figure monocrome di donna che vengono impresse sui supporti, carta di imballaggio e acrilico su tela, da fondi indefiniti, ma decisi e forti cromaticamente. “Sono donne-spiega- dai corpi tesi ed armoniosi, donne forti, ma fragili e delicate come il supporto su cui sono rappresentate. Donne senza occhi che sembrano lo stesso guardare chi le osserva”. “Anime di carta” il titolo della mostra che sarà visitabile fino al 13 dicembre. Dopo la Bracale, si alterneranno altre giovani promesse dell’arte contemporanea in collaborazione con Movart.L’arte dell’artista si basa sul concetto di pittura intuitiva totalmente incentrata su un approccio libero, attraverso utilizzo di forme e colori come mezzo per rappresentare ciò che le parole non sono in grado di esprimere. Bracale, con le sue “donne” intende, in un momento così difficile per tutto il mondo, dare un messaggio di speranza che mira a risvegliare il pensiero collettivo di una società che ultimamente ha perso autostima. Il suo, vuole essere un “grido” universale di rispetto reciproco tra le persone, affinché queste vivano in pace tra loro. Flavia Bracale, artista napoletana classe ’90 è laureata in Ingegneria Edile magistrale con la passione per la pittura ed il disegno sin da bambina. Ultimati gli studi e l’abilitazione come ingegnere, decide di intraprendere la strada dell’artista, inseguendo così la sua più grande passione. Flavia è totalmente autodidatta, in continua evoluzione e sperimentazione, la sua Arte si caratterizza per i colori vivaci, i tratti decisi ed in prima battuta per un chiaro richiamo alla sua città natale.La sua arte si basa sul concetto di ‘pittura intuitiva’, totalmente incentrata su un approccio libero, attraverso l’utilizzo di forme e colori come mezzo per rappresentare ciò che ‘le parole non sono in grado di esprimere’.
Scheda Tecnica
Artista: Flavia Bracale
Location: Stereo Mike, vicolo Santa Maria a Cappella Vecchia 5, Napoli
Titolo: ”Anime di Carta ”
Curatela “Stereo Art”: Domenico Mandato