a cura di Caterina Flagiello
CASORIA. “Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere”. Uno slogan che ha ispirato tutte le azioni messe in campo in questi mesi dall’Ambito 18 e dai Servizi Sociali del Comune di Casoria e che assume particolare in queste ore in cui la tragedia di Giulia Cecchettin impone riflessioni, ma soprattutto risposte concrete. Da Casoria ne arriva una forte già sabato, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza di Genere: in quella data ci sarà la presentazione del Centro Antiviolenza. Sabato 25 novembre alle 10, infatti, presso la sala consiliare del Comune di Casoria sarà presentato il Centro Antiviolenza “Donna, Vita, Libertà” così come le nuove iniziative per contrastare la violenza di genere e la dipendenza affettiva. A rappresentare le istituzioni ci saranno il sindaco di Casoria Raffaele Bene, il sindaco di Casavatore Luigi Maglione, la sindaca di Arzano Vincenza Aruta, la consigliera di Parità della Regione Campania Domenica Maria Lomazzo, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Casoria Marianna Riccardi, il vicesindaco di Casoria Paola Ambrosio, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Casavatore Ersilia Limatola, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Arzano Fabio Gallo, il coordinatore d’Ambito 18 Antonio Chianese, l’assistente sociale del Comune di Casoria Tullia Di Mauro, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Casoria capitano Valentina Bianchin. A presentare il centro antiviolenza Maria Carillo, responsabile area contrasto alla violenza di genere Consorzio Matrix; Alfonsina Palmieri, coordinatrice del progetto e Raffaella Scurti, psicologa e psicoterapeuta, in rappresentanza di Arci Mediterraneo. Interverranno inoltre il già dirigente superiore della Polizia di Stato Bruno Mandato, il dirigente psicologo e psicoterapeuta Asl Napoli 2 Nord Pietro Scurti ed una donna vittima di violenza che fornirà la sua testimonianza direttta. Modera i lavori Christian Sanna, mentre il momento artistico è affidato alla flautista Luigia Laino ed all’artista Antonella De Santis con la sua opera inedita Scream. La manifestazione di sabato sarà soprattutto un’occasione per presentare le nuove misure a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli, compresi gli orfani di femminicidio. Dallo scorso marzo, attraverso l’Ambito18, nelle due sedi di via Pio XII e via Nazionale delle Puglie a Casoria (le altre due sono a Casavatore ed Arzano), è stata messa a disposizione delle vittime un’equipe composta da coordinatrice, operatrice di sportello, assistente sociale, educatrice, psicologa ed avvocato. Lo sportello d’ambito del centro antiviolenza “Donna, vita, libertà” accoglie donne che subiscono o che si sentono minacciate da qualsiasi forma di violenza, sia essa fisica, sessuale, psicologica, economica o verbale. Tra i servizi offerti ci sono accoglienza, ascolto e sostegno, assistenza psicologica, assistenza legale, orientamento ai servizi territoriali ed orientamento al lavoro. Grazie a nuove misure ed a nuove risorse immesse recentemente dal Comune, sarà possibile dare un supporto a 360 gradi a chi è vittima di violenza, favorendo anche l’inserimento nel mondo del lavoro o supporti al pagamento di canoni di locazione ed utenze. “La presentazione del Centro Antiviolenza è la conclusione di un percorso al quale abbiamo dedicato energie e sforzi costanti, ma anche il punto di partenza per dare un approdo sicuro a donne vittime della violenza di genere ed ai loro figli. Avere la certezza che le istituzioni sono al loro fianco in modo concreto è il primo passo per uscire dall’incubo. Nel nome di Giulia e di tutte le Giulia alle quali vogliamo tendere una mano prima che sia tardi” spiega l’assessore Marianna Riccardi. “La salvaguardia dei diritti è la stella polare del nostro cammino amministrativo. Per contrastare la violenza di genere e le dipendenze affettive abbiamo profuso il massimo sforzo possibile: è un’emergenza della nostra società e come tale va trattata. Le vicende di queste ore ci impongono atti concreti oltre agli attestati di solidarietà: lo dobbiamo a Giulia, come simbolo delle donne vittime di amori malati” ha dichiarato il sindaco Raffaele Bene.