Grumo Nevano. Che squallore, tra lettere false e il mercanteggiare ai danni dei grumesi. Un plauso a Campanile per aver tolto il disturbo dopo aver capito in tempo i danni amministrativi e politici, che questa squadra di governo sta producendo. Mettete fine a questa agonia

La gravità delle lettere false prodotte da ignoti e protocollate da ignoti, la dice lunga sul sentimento di senso civico – semmai l’avranno –  dell’attuale compagnie amministrativa di maggioranza. Siamo arrivati ad assistere alla produzione di documenti falsi da ignoti senza vergogna, pur di tentare di vendere la fontana di Trevi alla Totò e cercare di incassare, nel nostro caso, una ipotesi di accomodamento di un’annunciata, inevitabile e irreversibile crisi. Siamo atterrati davvero nel profondo degli abissi della politica, se politica esiste a Grumo Nevano. Dopo quello a cui abbiamo assistito in questi cinque mesi, possiamo affermare con certezza, che la politica è stata sostituita dal mercanteggiare qualsiasi cosa pur di rimanere incollati al potere, accettare compromessi politici innaturali anche per carattere, comportamenti e storia politica di provenienza, il tutto con la regia politica distruttiva di qualche soggetto alla Totò della fontana di Trevi, che fa della propria arroganza e presunzione, un’arma sempre più perdente nell’esercitare ruoli politici d’istinto, senza un minimo di capacità e umiltà, doti che spesso occorrono in momenti delicati come quello che stiamo vivendo. A far precipitare ancora di più la situazione, è l’assenza di un sindaco che nell’ascoltare i “consigli” di tale regia, sprofonda sempre più verso la sfiducia irreversibile, come la voce di queste ore di una probabile nomina nel CDA dell’Azienda Speciale per i servizi sociali di qualcuno che contrasta con i requisiti previsti dallo Statuto oltre alla inopportunità per via di un conflitto politico parentale e il non voto alla stessa Azienda in Consiglio comunale nel 2022. Ecco, invece di cercare di mercanteggiare la fontana di Trevi, e pensare a nomine distruttive, l’amministrazione e il Sindaco in particolare, facciano la cosa che al momento è la cosa più giusta e opportuna per il bene dei grumesi, quella di dimettersi prima che lo facciano, contestualmente, almeno 9 consiglieri comunali.