Sull’attuale crisi amministrativa nella quale versa il Comune di Grumo Nevano, oggi abbiamo chiesto un parere ad un protagonista della vita politica dei nostri territori, Luigi Grimaldi attuale Consigliere Comunale di Napoli e Consigliere di Città Metropolitana. Ed è proprio in funzione della importante carica che riveste nel parlamentino metropolitano, oltre che cittadino dell’area frattese, Grimaldi ha a cuore le sorti dei Comuni della provincia di Napoli, in particolare Grumo Nevano.
Consigliere Grimaldi, dopo appena 5 mesi la città di Grumo Nevano si ritrova a dover fare i conti con l’ennesima crisi amministrativa. Da molti anni ormai la parola stabilità amministrativa è bandita dal panorama politico grumese, cosa ne pensa? “Grumo Nevano è una città un pò come il Sud Tirolo: ha un suo statuto speciale dove si vota al massimo ogni 24 mesi. A parte battute, penso che questo continuo fare e disfare delle amministrazioni, non da’ un’immagine di serietà e di equilibrio della classe dirigente locale. Negli ultimi decenni, la crescita è stata pari allo zero con una città che non riesce a decollare, non riesce ad uscire fuori da questo che possiamo definire uno stallo amministrativo dovuto principalmente a scelte di politici che, seppur autorevoli sotto l’aspetto morale e professionale, alla prova dei fatti, si rivelano confuse e provvisorie”. Quindi lei ritiene fondamentale la scelta dei candidati, in particolare di chi assumendo la carica più importante come quella di sindaco, deve essere consapevole di avere tutte quelle giuste doti politiche che occorrono per poter amministrare non solo la macchina amministrativa, ma la squadra che lo sostiene? “Ritengo sia la condizione primaria senza la quale ogni esperienza amministrativa è destinata a fallire. Oggi ogni ente ha enormi problemi relativi alla macchina amministrativa, alle risorse economiche, ma ci sono esempi dove nonostante questi problemi, ma grazie alla competenza, alla stabilità e al saper gestire ogni dinamica politica che si presenta quotidianamente, si riesce a proseguire e ottenere buoni risultati. La scelta dell’attuale sindaco Maisto si è rivelata inadeguata nel guidare un’amministrazione con una complessità di problematiche proprio in virtù di quel gap di tipo amministrativo e politico che non gli ha permesso di guadagnarsi sul campo stabilità e consenso, anzi peggiorando la situazione facendo di tutto per perdere una pedina importante nell’economia dell’esecutivo come il vice sindaco Angelo Campanile. Quando un sindaco si chiude a riccio con il proprio cerchio magico e scelte unilaterali concordate e non condivise con la squadra, permettendo sovrapposizioni dei ruoli e delle deleghe, non poteva che produrre l’attuale fallimento”. Al Sindaco di Napoli Manfredi ha dato la sufficienza per i primi mesi di governo e a Maisto? “Guardi i fatti dicono chiaramente ed inequivocabilmente che le dimissioni del vice sindaco Angelo Campanile – che è anche il leader indiscusso di una delle maggiori forze politiche locali – che non si è neanche partiti e già si è giunti al capolinea. Era d’obbligo aprire una riflessione seria ed approfondita per capire le motivazioni di tale scelta”. Quindi pensa ad uno scioglimento dell’assise anche questa volta anticipato? “All’orizzonte vedo solo una possibilità, convincere Angelo Campanile a ritirare le dimissioni e far ritornare la politica nel suo alveo naturale, dove i politici danno gli indirizzi e i tecnici li mettono in essere”. Lei sta dicendo che c’è stato un sovrapporsi di ruoli e scelte non condivise per questo le dimissioni? “È sotto gli occhi di tutti che la scelta di alcuni uomini in posti chiave è caduta su chi le elezioni le aveva perse, e poi cosa grave questo asse tra la classe dirigente Frattese e quella Grumese con ingerenze al limite della opportunità“. Se la crisi non dovesse rientrare e si dovesse andare nuovamente alle elezioni cosa consiglia agli attuali amministratori? “Premesso che quando si determinano tutte le condizioni che non consentono di proseguire nel mandato, compreso tentativi di ricucitura, è più che giusto ridare la parola agli elettori. Occorre però sottolineare che a Grumo Nevano diventa traumatico un pò per tutti, a cominciare dai cittadini. Andare al voto senza una valida alternativa e un programma serio e condiviso su cui lavorare è sempre un azzardo e non deve assolutamente verificarsi altrimenti si è destinati a fallire nuovamente”. Cosa consiglia? “In questa fase occorre individuare profili che assicurano competenza, equilibrio e conoscenza non solo delle questioni amministrative, ma anche delle persone con le quali confrontarsi e cercare di unire le forze. Credo che profili di livello politico che hanno dimostrato di voler bene la propria città con competenza, serietà, capacità nel gestire gli equilibri, ce ne sono eccome. A partire dallo stesso Campanile, il gruppo politico dei Coppola, alcuni giovani che si sono messi in mostra come Cavassi e lei direttore Landolfo, è da questi che si dovrebbe ripartire per porre le basi per una forza di governo credibile e duratura”. Nel ringraziarla un’ultima domanda provocatoria, lei è amico sia di Angelo Rennella e di Mario Lamanna in un gioco della torre chi butterebbe giù’? “Che c’entrano loro? Per quel che mi risulta mica si interessano di politica”.