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Grumo Nevano. Peppino Landolfo “Consiglieri, sindaco e assessori fuggono dalle loro responsabilità, non rispondono ai cittadini, si nascondono. Una fuga dalla realtà”

Sinceramente da quando faccio politica e comunicazione non ho mai assistito a tanto squallore politico-amministrativo, a tanti consiglieri comunali, ad un sindaco, ad assessori che non rispondono ai cittadini, che fuggono dalle loro responsabilità e si nascondono nelle loro abitazioni o nelle fredde sedi degli inciuci politici e amministrativi  solo per difendere poltrone, assurde priorità su immobili pubblici, posizioni di rendita politica. Fino ad alcuni mesi fa ad esempio, i vertici del PD e Progressisti stazionavano in piazza ogni giorno, ti chiedevano risposte su quello che non funzionava, adesso si nascondono, non escono di casa, difficile vederli tra la gente, forse non possono uscire con il rischio di confrontarsi con il loro elettorato e i cittadini. Dove sono si chiedono gli stessi elettori di sinistra delusi e amareggiati da questo comportamento. Secondo il sottoscritto, non hanno più alcuna sensibilità politica, se ne fregano delle critiche e di chi scrive, se ne fregano di come non funzionano i servizi, se ne fregano di tutto. Questo comportamento è il chiaro sintomo di menefreghismo da sindrome del potere, altrimenti avremmo avuto almeno delle risposte, ma neppure queste arrivano. E’ l’arroganza del potere che annulla il confronto, mette nell’angolo i cittadini, mortifica la storia di una città e serve esclusivamente a curare non la città come promesso dal sindaco Maisto, perchè caro sindaco se questa è la cura adottata fino ad oggi, meglio chiamare uno stregone delle guarigioni perchè questa arroganza del potere è servita esclusivamente a curare i propri orticelli, nel caso specifico che va più di moda in città e presso altre istituzioni, a curare il proprio terreno politico e i terreni politici di qualche alleato sui quali avvengono le intese e gli inciuci politici, su questi terreni politici si che avviene il confronto. I cittadini e altre istituzioni, attendono fiduciosi di vederli tra la gente non con il tamburello e le polpette, ma con ben altro, su terreni politici popolari, quei terreni di confronto con la realtà vera, con i problemi reali, con la gente onesta e lavoratrice che tanto aveva di speranze svanite in appena in quattro mesi. Buon fine settimana.

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