Anche se le buone regole della politica consigliano di formare prima i gruppi attorno ad un programma elettorale, per poi affidare la guida ad un leader sindaco, notiamo che tra chi viene interpellato per una candidatura da consigliere comunale, sono in molti a chiedere prima il curriculum di chi dovrebbe eventualmente rappresentarli alla corsa di primo cittadino e, un momento dopo, valutare una adesione o meno al progetto. Premesso che un progetto per durare a lungo – viste le esperienze degli ultimi 20 anni – impone necessariamente l’allontanamento e l’isolamento dei lestofanti della politica grumese, è certo che il curriculum, al di là dei titoli scolastici, deve avere due condizioni fondamentali senza le quali si è destinati a fallire o venire inghiottiti dalla complessa e non certo facile macchina amministrativa, oggi caratterizzata da dissesto finanziario, assenza di funzionari, assenza di dipendenti nella pianta organica, rischi certi di perdere finanziamenti e lavori pubblici. Occorre coraggio e conoscenza dei fatti. Coraggio di assumere scelte nette per il bene pubblico anche contro la lentezza e gli ostacoli procedurali e contro chi ti tira per la giacca quando s’intaccano particolari interessi. Conoscere già lo scenario, i soggetti, le esigenze, gli atti e i fatti che si troverà a governare, in alcuni casi a domare in pochissimo tempo. Avremo un sindaco con tali capacità? Lo sperano tutti i grumesi i quali sicuramente invitano ad evitare di candidare pericolose e dannose teste di legno garanti di altri interessi: sarebbe un altro fallimento assicurato. Buon fine settimana