Sarà una campagna elettorale all’insegna del voto di scambio a suon di bigliettoni verde-arancio? E’ quello che in città si vocifera e, rispetto alle precedenti tornate elettorali, non sarebbe una novità, ricordiamo che siamo ancora un Comune attenzionato proprio per vicende che hanno interessato le campagne elettorali. A tener banco dopo la sfiducia al Sindaco Di Bernardo è la “cultura” della prepotenza di neo palazzinari e faccendieri che hanno incattivito e degradato il clima politico grumese, pur di mettere le mani sulla città e far regredire sempre più il nostro territorio. Noi ci limitiamo ad ascoltare radio piazza dalla quale emergono notizie che fanno rabbrividire. Addirittura tra i tanti nomi che circolano sulla candidatura a sindaco ci sta pure quello di un ex detenuto, ex consigliere comunale del quale tutti conoscono il suo millantare presunte opere meritorie ma nei fatti pratica esclusivamente la difesa di interessi personali a scopi elettorali e puntualmente la povera gente ci casca: siamo veramente messi male carissimi cittadini grumesi. La sfiducia ad un sindaco, come le altre in precedenza che hanno toccato sindaci onesti e perbene come Brasiello, Chiacchio e Di Bernardo, a Grumo Nevano non è mai stata determinata da presunte ragioni politiche o per la solita frase ipocrita del “bene alla citta”, ma è la punta di un iceberg dove il primo cittadino paga in prima persona le ingerenze respinte e i grandi interessi economici di neo palazzinari e, principalmente, di faccendieri. Dovete sapere che ci sta un ex Consigliere comunale che ha sfiduciato 3 volte i sindaci e creato i presupposti politici per il fallimento della consiliatura di Pietro Chiacchio. Mi domando e vi domando: è possibile che per questo elemento 4 sindaci non erano buoni come millanta sui marciapiedi? O è lui che da organico al cosiddetto sistema palazzinaro, rompe quando i conti non tornano? Concessioni edilizie presunte illegittime o illegali (alcune importanti sono al vaglio della Guardia di Finanza), opere pubbliche nel mirino degli organi di controllo a seguito di giuste e legittime segnalazioni, ma cosa ancora più grave e sulla quale occorre la massima allerta da parte di polizia e carabinieri, riguarda il ruolo di faccendieri che gravitano nell’agone politico locale indirizzando le cosiddette teste di legno di consiglieri comunali eletti, verso quelli che sono gli interessi economici propri o di sistema, qualcuno perennemente impegnato a presentarsi negli uffici comunali senza averne titolo, ogni giorno. Invitiamo alla massima allerta per una regolare competizione elettorale.