GRUMO NEVANO. La sindrome di Stendhal di fronte ad un capolavoro di miserie umane senza precedenti

La sindrome di Stendhal è un disturbo psicosomatico che si manifesta in alcuni individui quando si trovano al cospetto di opere d’arte od opere architettoniche di notevole bellezza. Tra i sintomi più comuni che si manifestano troviamo la nausea e il vomito, esattamente quello che provo davanti a questo capolavoro di miserie umane senza precedenti che ho avuto la sfortuna di vivere sulla mia pelle in questi 26 mesi di amministrazione. Si amici, miserie umane, e badate bene non parlo di miserie economiche, anche se di questo tipo di miserie ne riparleremo nei prossimi giorni nei minimi dettagli, ma di miserie nel rispetto delle persone, nella dignità delle persone, dei cittadini, di miserie nell’amministrare la cosa pubblica a prescindere se fatta bene o male ma intesa esclusivamente come se fosse cosa privata al servizio di forze e soggetti esterni al Consiglio comunale, quest’ultimi ancora più miseri nelle loro azioni e nei loro modi di intendere e volere il potere politico nel comandare e gestire la cosa pubblica ad personam. Ma quale senso civico! Ma quale bene della città! Ma quale impegno per la gente in difficoltà! Solo 26 mesi di ricatti politici, 26 mesi di attacchi alle persone perbene che hanno lavorato ogni giorno con le mani pulite, principalmente. Ma ormai in questa città le persone oneste, perbene, non possono amministrare fin quando chi viene eletto è semplicemente la testa di legno di soggetti che da dietro le quinte, dettano i tempi, le condizioni e il bottino politico. Miserie umane senza precedenti da parte di chi crede di essere il magnate di turno muovendo i fili ma con tutto il rispetto per i bottegai, dalle mie parti si dice “semp nu putecar si” altro che magnate. La politica, l’impegno civico, il rispetto, la dignità è tutt’altro e non si potrà mai comprare con il colore dei soldi. Permettetemi una riflessione di natura politica in chi l’ha buttata su destra e sinistra: nessuna identificazione politica, nessun indirizzo politico di partito venuto dall’alto, potrà mai giustificare quel cattivo sentimento di essere un falso e principalmente un traditore seriale, nel nostro caso, non dell’amministrazione, ma di una intera città.