E’ sera e sono da poco passate le 22 a Casoria quando dei cittadini segnalano al 112 alcuni giovanissimi che si aggiravano nei pressi della villa comunale. Schiamazzi e urla già rendevano difficile il riposo a quei cittadini che l’indomani si dovevano recare a lavoro ma ciò che maggiormente preoccupa i residenti è che questi ragazzi siano armati di storditori elettrici o “roba simile”.
I Carabinieri della locale stazione intervengono e trovano a via piccirillo, un’arteria adiacente la villa comunale, 4 ragazzini. Hanno 16 e 15 anni, il più piccolo ne ha addirittura 13. E’ bastato poco ai Carabinieri, consapevoli del fatto di avere difronte dei ragazzini, per capire cosa stesse accadendo e cosa si nascondesse dietro quel fulmineo silenzio. Tre di questi, i più grandi, erano in possesso di 3 manganelli e di 3 torce con funzione di storditore elettrico. Ognuno di loro aveva nascosto nel giubbino il proprio “kit sfollagente” pronto all’uso, un manganello in una tasca e la “torcia elettrica” nell’altra. I 4 – studenti residenti ad Arzano, Casoria e Napoli – hanno chiesto scusa e ammesso di possedere quegli oggetti per divertimento. I carabinieri hanno sequestrato le sei armi ed affidato i ragazzi ai rispettivi genitori, non prima ovviamente di aver denunciato a piede libero i 3 più grandi del gruppetto per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri sulla provenienza di queste armi e per accertarne la loro effettiva pericolosità, specie sui storditori elettrici.