Nei giorni scorsi, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, nell’ambito dell’azione di contrasto ai traffici illeciti, ha coordinato due distinte operazioni eseguite dalla Compagnia di Marcianise e dal Gruppo di Aversa, nell’ambito delle quali sono stati sottoposti a sequestro complessivamente oltre 6.000 capi di abbigliamento (felpe, pantaloni, tute, kway, T-shirt,) recanti marchi abilmente falsificati di alcune note case di moda sia nazionali che estere, fra cui “Gucci”, “Calvin Klein”, “Emporio Armani”, “Prada”, “Nike”, “Adidas”. Particolarmente significativa l’attività posta in essere dai finanzieri del Gruppo di Aversa i quali hanno individuato e seguito una vecchia utilitaria – una sport wagon degli anni ‘90 – insospettiti dal fatto che la stessa viaggiava a velocità sostenuta, malgrado fosse visibilmente sovraccarica di merce. Alla vista della pattuglia, l’autovettura abbandonava precipitosamente l’arteria principale immettendosi in alcune strade secondarie in direzione della cittadina di Orta di Atella, evidentemente nell’intento di far perdere le proprie tracce. Dopo pochi chilometri, però, il veicolo veniva fermato e sottoposto a controllo dai militari i quali rinvenivano, stipate nel bagagliaio e occultate sul sedile posteriore, numerose buste sigillate al cui interno erano contenuti oltre 450 capi di abbigliamento recanti marchi di note griffe, non accompagnati da alcuna documentazione fiscale. Avendo fondato motivo di ritenere che la merce trasportata fosse non solo di origine illecita ma che facesse parte, altresì, di uno stock ancora più consistente nella disponibilità del conducente, i finanzieri invitavano lo stesso ad accompagnarli presso la propria abitazione dove, in effetti, veniva riscontrata l’esistenza di laboratorio clandestino attrezzato per la produzione in serie di indumenti contraffatti. Nel corso della successiva ispezione, i militari hanno rinvenuto altre centinaia di capi d’abbigliamento, anch’essi di evidente matrice illecita, sottoponendo così a sequestro l’intero magazzino, per un totale complessivo di oltre 2.000 pezzi. Oltre alla merce, i finanzieri hanno sequestrato anche i macchinari utilizzati per la produzione, fra cui una pressa termica che veniva utilizzata per trasferire l’ologramma adesivo – tipo “stencil” – del marchio da riprodurre su capi di abbigliamento risultati di scarsa qualità e privi dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla legge. Il titolare della fabbrica clandestina, un sessantenne gravato da plurimi precedenti specifici per i reati di produzione e commercio di beni contraffatti e ricettazione, è stato denunciato a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Napoli Nord