Di Giovanni Ruggiero. FOTOGRAFIA, LIBRI & MIMOSE – Si è inaugurata ieri a Grumo Nevano, nei locali della Biblioteca Comunale “Domenico Cirillo”, la mostra fotografica di Alessandro Fruzzetti. Il fotografo pisano ha presentato due progetti, forti e significativi, di denuncia: “Il (dis)valore delle donne” e “Padroni”. Tanta gente, soprattutto ragazze e ragazzi che sono i primi destinatari di questo messaggio: il rispetto della donna, ancora vittima di violenze folli, nasce nelle famiglie e nei banchi della scuola. La mostra è stata inaugurata dal sindaco della città, l’avvocato Gaetano Di Bernardo, dalla responsabile della Biblioteca, Rosa Moscato, e da chi scrive, come curatore del progetto. Salto la noiosa cronaca per rivolgermi alle scuole di Grumo Nevano e del territorio ed invitare i giovani a fare un salto in biblioteca, per dire simbolicamente, attraverso questa mostra, il loro no ad un’arretrata cultura maschilista e di violenza che ogni giorno fa vittime le donne. Violenza che non è lontano da noi. Violenza che è tra noi.
Alessandro Fruzzetti, colpito da messaggi pubblicitari, volgari oltre ogni dire, che utilizzano con doppi sensi a sfondo sessuale, la femminilità per vendere un qualche prodotto commerciale, invitò quindici donne di età e posizione sociale diverse a rifiutare simili messaggi, appallottolando questi manifesti, e farne carta straccia. Poi le ha fotografate mentre compivano il gesto. Il portfolio “IL (dis)VALORE DELLE DONNE” di Alessandro Fruzzetti si è classificato al primo posto al 14° Portfolio al mare – 14° Festival “Una penisola di Luce” di Sestri Levante (GE), patrocinato dalla FIAF. È stato esposto di recente a Napoli nella galleria “Movimento Aperto” dell’artista Ilia Tufano che ben volentieri, insieme all’autore, hanno portato la mostra nella nostra città.
Abbiamo proposto alle persone venute all’inaugurazione di ripetere lo stesso gesto, e ad opporsi in questo modo ad una cultura strisciante che poi genera mostri. Tenendo strette le mimose, abbiamo “accartocciato” quella cultura. L’abbiano fatto insieme: l’Amministrazione comunale, la Biblioteca, alcuni boy scout, studenti dell’Istituto “Niglio” con alcuni professori, altri docenti e allievi dello Scientifico “Giordano Bruno”, colleghe giornaliste e giornalisti sempre attenti al nostro territorio, oltre a tanti concittadini che frequentano assiduamente la Biblioteca. Abbiamo strappato molti manifesti, ma ne esistono ancora tanti. Venite tra questi libri per dire no. Moltiplicando il gesto. Esaltando il rifiuto.