Giorgia Meloni “Fratelli d’Italia è un partito che non ama il Palazzo ma ama l’Italia. Non siamo il ‘partito del no’ come dicono molti signor sì: noi siamo il partito che vuole rappresentare con orgoglio il campo del centrodestra”

“Fratelli d’Italia è centrale nel quadro politico. È la consapevolezza che tutti dobbiamo avere perché è il momento di giocare in attacco, ben sapendo che le accuse, le etichette e tutto quello che ci hanno affibbiato finora non è nulla rispetto a quello che accadrà. Ad Atreju abbiamo lanciato un nuovo percorso: fare di Fratelli d’Italia la casa dei i conservatori italiani. Perché Fratelli d’Italia non è la prosecuzione di An: Fratelli d’Italia è quello che avremmo voluto fosse il PdL e che il PdL non è riuscito a essere, un partito aperto, fondato saldamente su dei valori, a vocazione maggioritaria. Fratelli d’Italia ha le carte in regola per governare questa Nazione. È un partito che non ama il Palazzo ma ama l’Italia. La nostra opposizione non è strumentalmente o fine a sé stessa ma è sempre accompagnata da una proposta, perché non siamo il ‘partito del no’ come dicono molti signor sì: noi siamo il partito che vuole rappresentare con orgoglio il campo del centrodestra. È quello che ci chiedono i cittadini di centrodestra, che non comprendono più chi insegue le sirene della sinistra, che ci chiedono di non avere complessi di inferiorità. I sondaggi ci dicono che con una legge proporzionale Fratelli d’Italia avrebbe molti più parlamentari ma non mi interessa eleggere 10 parlamentari in più e gettare l’Italia nel pantano. Perché abbiamo due certezze: con l’attuale legge elettorale senza Fratelli d’Italia non si vince in nessun collegio uninomimale; se imporranno il proporzionale Fratelli d’Italia, secondo i dati che abbiamo oggi, potrebbe affermarsi come primo partito ed essere il perno sul quale costruire un nuovo governo. Con buona pace di chi racconta che saremmo isolati”. È quanto avrebbe detto il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel corso della sua relazione introduttiva alla Direzione Nazionale di FdI, allargata ai parlamentari e ai coordinatori regionali del partito, presso l’Aula dei gruppi parlamentari di Montecitorio a Roma.

“Al governo vogliamo andare con chi condivide la nostra stessa visione del mondo – avrebbe aggiunto il leader di FdI – . Non è a noi che va chiesto se intendiamo ricucire lo strappo con gli alleati. È a loro che va chiesto se e come intendono ricucire lo strappo con gli elettori di centrodestra che alcune scelte hanno comportato. Sul centrodestra serve chiarezza e chiederemo lealtà a chi vuole ricostruire e convinzione nel difendere questa metà campo. Vogliamo sapere ad esempio quali siano le regole di ingaggio della coalizione; vogliamo sapere se le larghe intese sono effettivamente o una parentesi e se si esclude di riproporle nella prossima legislatura; chiediamo di sapere con certezza se la posizione comune del centrodestra è ancora quella di non sostenere in alcun caso una legge elettorale proporzionale. Perché l’elezione del presidente della Repubblica ha dimostrato che se il centrodestra fosse stato compatto e unito avrebbe frantumato il campo avversario. Questo avrebbe cambiato la storia e avrebbe dato un segnale di slancio per i cittadini che ci chiedono di rappresentarli con orgoglio”.

“Dal 29 aprile al 1 maggio daremo vita a una grande manifestazione: insieme ai nostri dirigenti e amministratori, ma anche coinvolgendo autorevoli personalità, perché possano contribuire a farci porre le basi per la stesura del nostro programma di governo. Dimostreremo che Fratelli d’Italia è un partito deciso, un partito aperto e può offrire all’Italia una squadra di governo autorevole, composta da personalità che rappresentano una visione del mondo chiara e di centrodestra. Intanto Fratelli d’Italia continua a raccogliere le firme sul presidenzialismo e condivide l’idea della fondazione Einaudi di eleggere insieme al prossimo parlamento un’assemblea costituente per riformare la nostra Carta fondamentale”.

Fonte www.secoloditalia.it