Questa foto è stata pubblicata dal giornale Repubblica.it edizione Milano e ritrae la lunghissima coda di chi ha bisogno davanti alla sede di viale Toscana di Pane quotidiano, l’organizzazione che a Milano distribuisce aiuti alimentari a chi non ce la fa. Una fila di persone interminabile che aumenta di giorno in giorno. E non solo a Milano. Scene come queste sono diventate la quotidianità in ogni città d’Italia. Non è da meno la situazione a Grumo Nevano dove la richiesta per i pacchi alimentari è fortemente aumentata e si sta cercando di sostenere quante più famiglie possibili. Ma a prescindere dal pacco spesa, la priorità è quella di assicurare anche un solo pasto al giorno per tante famiglie cadute in povertà a causa della pandemia. Dopo aver letto le ultime azioni di sostegno nel primo decreto a firma Draghi, ho la netta sensazione che anche “Super Mario” ignora queste foto. Ridicole e mortificanti le quote economiche in aiuto alle partite iva, alle attività collassate, alle famiglie senza reddito. Una presa in giro la rottamazione di cartelle scadute 11 anni fa! Chi nel 2020 ha perso 20.000€ di fatturato percepirà 1.000€ di aiuti, chi ne ha persi 60.000€ avrà diritto al massimo a 2.500€. Cifre ridicole rispetto alle perdite, che non riescono a coprire nemmeno i costi fissi. E per chi ha perso tutto? Nulla, per il Governo Draghi si può mettere in fila.