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Peppino Landolfo “Riflessione sulle Politiche Sociali come missione nei servizi alla persona. C’è tanto da cambiare”

Con l’entrata in vigore della legge 328 del 2000 e l’istituzione degli Ambiti territoriali, è iniziato il processo di decentramento delle funzioni e delle competenze in materia di sociale dallo Stato alle Regioni e, quindi, ai territori. Non più quindi iniziative locali, rimaste pochissime, ma attraverso la forma associativa, con tutti i vari risvolti positivi e negativi che questa forma di “gestione” dei servizi, ha prodotto in questi 20 anni. Inutile negare che c’è stata una sottrazione di competenze verso gli amministratori degli enti locali, di potere decisionale. Prima dell’avvento degli Ambiti sociali, specialmente nei piccoli comuni, ad esempio non esistevano servizi per l’infanzia, pochissime le figure di assistente sociale presenti nei Comuni. Contestualmente la 328 ha introdotto il concorso del Terzo Settore, delle cooperative sociali, nella definizione del Piano di Zona e nel coinvolgimento diretto nella gestione dei servizi da erogare, che secondo tanti esperti del settore, dovrebbe essere rivisto nelle modalità di concertazione e nella tempistica, quasi sempre più che a consuntivo che alla programmazione preventiva. Di pari passo non possiamo ignorare che in alcune realtà territoriali, spesso a causa di iniziative di singole persone, si confonde il volontariato con l’impresa sociale, con il voler far passare attraverso il volontariato l’affidamento di veri e propri servizi pubblici alla persona. In questi 20 anni sono emerse tante problematiche, tra tutte quelle di natura economica nella gestione del fondo che hanno spinto i Comuni capofila quasi a rinunciare a questa “leadership” tanto che la Regione Campania, sta proiettando gli Ambiti verso nuove forme associative attraverso gli incentivi (15 percento in più sulla somma annuale finanziata per i servizi). L’orientamento di tanti è verso un’Azienda Consortile a totale partecipazione e controllo pubblico. Ci sarà da discutere, di avere certezze, di fugare molti dubbi. C’è tanto da cambiare per difendere e assicurare principalmente i servizi alla persona.

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