Vittoria Migliaccio, nasce da Pasquale e Marianna Caiazzo, in Casandrino, il 3 novembre 1920. Penultima di otto germani. Dopo la prematura scomparsa del padre, nel 1939, assume, unitamente al fratello Alessandro, la guida delle aziende agricole di famiglia, al tempo, presenti in Casandrino, nel Giuglianese ed in Calitri.
Nel 1948, sposa Nicola Chiacchio, anch’egli imprenditore agricolo, di, poi, negli anni settanta, Vice Sindaco del Comune di Grumo Nevano. Dal matrimonio nascono quattro figli : Tammaro, avvocato e docente universitario; Pasquale, geometra, Orsola, insegnante ed Antonio, medico.
Per le riconosciute capacità di imprenditrice agricola – nella seconda metà degli anni cinquanta, viene nominata, da Paolo Bonomi, Presidente nazionale della Coldiretti, della quale , oggi, il figlio Tammaro è consulente giuridico – delegata femminile della Sezione di Casandrino. Negli anni settanta Arcangelo Lobianco, successore di Bonomi, Le conferisce la prestigiosa onorificenza del vessillo d’oro della Coldiretti.
Vittoria, dopo la prematura morte del marito, dedica energie ed affetto, nella quotidiana assistenza, al fratello Antonio, esemplare figura di Sacerdote e Parroco, docente presso il Seminario Vescovile di Aversa, giovanissimo Parroco di Crispano e poi, per circa 30 anni del Santuario di Casandrino.
Non ha mai dismesso l’impegno nelle attività agricole. Sino alla seconda metà del decennio scorso supervisiona, personalmente, tra i rimbrotti dei figli, la raccolta delle noci, piantate, personalmente insieme al marito nel 1949, in località “Campo dei fiori” in Casandrino e la vendemmia nell’azienda agricola, curata dal figlio Pasquale, di Mondragone.
Negli ultimi anni, accudita, con esemplare dedizione, dalla figlia Orsola, trascorre le giornate raccontando aneddoti degli anni passati ai dodici nipoti, che non le fanno mancare affetto e visite quotidiane, ed in compagnia dei suoi tredici pronipoti.
Del quotidiano preferito, IL MATTINO, di cui è da sempre lettrice, ed al cui corrispondente da Casandrino, Peppino Maiello, è legata da affetto materno, oggi, si limita a scorrere i soli titoli cubitali.
Nonna Vittoria, nel centesimo compleanno, coincidente con l’iscrizione all’Albo dei medici chirurghi di Giovi, la più giovane delle nipote, ha incontrato , nel rispetto delle misure di tutela imposte dalla triste pandemia Covid, il suo “piccolo esercito” di familiari su Zoom dall’abitazione della figlia Orsola.
Ad ultra, Nonna Vittoria.