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GRUMO NEVANO++ESCLUSIVO++Prof. Rocco Giordano: “A Di Bernardo appoggio incondizionato, ha dato risveglio alla città”. Audio e testo dell’intervista

“Di Bernardo ha dimostrato che è possibile fare il Sindaco per i cittadini, non avendo famiglia, non avendo altri grandi interessi, credo che lui possa dedicare al Comune di Grumo Nevano l’attenzione che merita”. Ecco l’intervista esclusiva che ci ha rilasciato il Prof. Rocco Giordano, uomo di ben note qualità, esperto in materia di trasporti, consulente tecnico di Ministeri, che apertamente si schiera con l’Avv. Di Bernardo al quale riconosce notevoli capacità politiche, amministrative e morali.

Prof. Giordano, tra meno di 20 giorni i cittadini di Grumo Nevano dovranno scegliere un nuovo Sindaco. Dal 2008 in appena 12 anni è la sesta volta che si va al voto, una media di due anni a mandato. La mancata stabilità di una compagine amministrativa  almeno per un intero mandato, forse rappresenta quella causa principale ad aver determinato uno stato di precarietà e la mancata crescita della nostra città negli ultimi 20 anni.  Lei cosa ne pensa?

Io sono perfettamente d’accordo con la riflessione che è stata fatta. La verità è che noi stiamo vivendo un momento politico e istituzionale che certamente non è dei più favorevoli, però se riusciamo a dare anche una visione diversa  di quella che è un’amministrazione di una piccola comunità come quella di Grumo Nevano, probabilmente saremo anche portatori di interessi  che in qualche modo, la politica, possa riprendere per il percorso giusto. Io sono di Frattamaggiore ma vivo a Grumo da quando mi sono sposato. Nel merito ritengo di poter dare un personale contributo a questa città per le esperienze che ho accumulato nel corso degli anni. Il risveglio che si è avuto nei sei mesi quando -devo dire che ho conosciuto tardi l’Avv. Di Bernardo– è stato evidente. Se dovessi dire sulla base dei risultati ciò che lui è riuscito in qualche modo a portare al Comune di Grumo Nevano, certamente ha portato un risveglio che, tradotto in risultato, significa  ridare a Grumo Nevano quello che merita, una Grumo Nevano che tiene una classe imprenditoriale che certamente negli anni passati, era conosciuta come una cittadina dei comuni a nord di Napoli, quella che più aveva possibilità di dare un contributo all’economia industriale.

L’ultima esperienza di governo cittadino guidata dall’Avv. Gaetano Di Bernardo, rompendo alcuni schemi tradizionali, aveva iniziato a dare dei forti segnali di rinnovamento e di ripresa, quali ad esempio la volontà di rendere partecipe la minoranza all’azione di rilancio, assegnando loro la seconda carica istituzionale, la presidenza del Consiglio comunale. In appena 5 mesi si sono visti degli ottimi risultati, su tutto una serie di finanziamenti ottenuti per realizzare opere pubbliche, attività socio culturali, sicurezza, assicurando interventi ordinari di manutenzione e decoro urbano che spesso erano considerati straordinari. Ma ciò non è bastato e alcuni consiglieri della sua stessa maggioranza che perseguivano altre dinamiche politiche, hanno preferito interrompere questi segnali di rinascita. Un suo giudizio su questa esperienza vissuta da cittadino grumese?

Da cittadino grumese io tengo una severa attenzione che è data dalla mia famiglia, da mia moglie in particolare, che ogni giorno mette in discussione tutto quello che non si riesce a fare a Grumo Nevano. Dicevo precedentemente che il risveglio, in qualità di cittadino grumese, significa anche ritenere di poter dare un contributo per l’esperienza passata che, in qualche modo, va nella linea determinata dall’ultima amministrazione Di Bernardo: fare in modo che maggioranza e minoranza possano lavorare sui programmi, fermo restando quelle che sono le differenziazioni. Indubbiamente un risveglio significa pure che accanto a quello che è già stato fatto,  dobbiamo fare altro, mi spiego. Noi dobbiamo  in qualche modo aprire il Comune che già è aperto però per interessi degli altri. Abbiamo un’area industriale che è ormai interamente frattese e va in qualche modo resa più dinamica. Abbiamo un’area commerciale che forse Grumo Nevano merita, abbiamo un polo culturale ancora asfittico. Ad esempio, io avevo una idea suggerita all’Avv. Di Bernardo per aprire a Grumo Nevano un liceo sportivo che non  esiste in altre parti del mezzogiorno d’Italia. In qualità di cittadino grumese, devo dire che il mio appoggio è incondizionato, al di là di quello che potranno essere i voleri politici. Il mio appoggio è incondizionato perché noi dobbiamo tutti quanti lavorare per far si che questo risveglio sia continuo e non un fatto solo episodico.

Oggi si confrontano 5 candidati alla carica di Sindaco e in un piccolo centro come il nostro, di appena 18.200 abitanti, non sono pochi. Quasi 200 candidati con la maggior parte di essi, arruolati all’ultimo istante per chiudere le liste che come sappiamo, nei fatti, sono costruite per la maggiore senza neppure confrontarsi su un programma serio e reale. L’improvvisazione senza una visione progettuale per voler a tutti i costi conquistare il podio, certamente non potrà mai coincidere con una esperienza amministrativa positiva e stabile, e gli anni precedenti lo dimostrano. Oggi in una situazione ancora più drammatica per via del dissesto finanziario, diventa ancora più arduo il compito per chi andrà ad amministrare. Occorrono capacità e principalmente conoscenza della macchina amministrativa.  Quale utile  consiglio, ritiene di poter esprimere nel merito di una scelta sul nuovo Sindaco di Grumo Nevano?

Il nuovo sindaco di Grumo Nevano deve sapere che lui conquista il podio ma non conquista la medaglia perché non è una gara sportiva, nel senso che chi vuole conquistare il podio, deve sapere che bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare. Lavorare non significa essere presente, significa in qualche modo mettere mano soprattutto a quelli che sono i conti di un’amministrazione, cosa  che non è difficile devo dire la verità, in quanto ho avuto una breve esperienza di assessore con Angelo Di Lorenzo. Nello spazio di sei mesi riuscìì a fare quello che non si era fatto per tanti anni. Ho fatto l’informatizzazione del Comune, il piano traffico che poi fu abbandonato in parte. Se avessimo resistito un po’ a quelle che erano le resistenze che venivano dal territorio, probabilmente oggi il Comune poteva contare su una visione diversa. Devo dire ancora che tutta l’area che va verso Arzano, è un’area che io avevo in  qualche modo caratterizzato. Bisogna dire che il dissesto finanziario certamente non aiuta, ma va sanato, insieme alla macchina amministrativa che va governata. Perciò dico, conquistare il podio significa rimboccarsi le maniche e lavorare su questi due aspetti in particolare. Occorre fare in modo che ci sia una squadra che sia innanzitutto competente, dare i ruoli e i compiti giusti. Chiunque sarà il Sindaco, io spero che si possa continuare nella scia di quello che in qualche modo abbiamo già seminato nei sei mesi con Di Bernardo. Chi verrà sappia che deve dare respiro a questo Comune pressato da tute le direzioni nord, sud, est, ovest. Abbiamo l’opportunità di una stazione di Afragola, ci sono delle possibilità nuove per poter dare a questo Comune la caratterizzazione che merita: quello di essere il primo distretto economico del mezzogiorno d’Italia. Non parliamo più di area industriale o area commerciale,  ma di distretto economico. Io farò di tutto per suggerire al nuovo Sindaco di realizzare un distretto economico nell’area dei Comuni a nord di Napoli dove il Comune di Grumo Nevano è il portavoce.

Quindi ritiene che l’Avv. Di Bernardo possa ritenersi meritevole di riconferma della fiducia, del suo appoggio?

Si, fino a questo momento ha dimostrato che lui ha attaccamento per questa amministrazione, per questo Comune, per questa gente. Per la verità bisogna fare il sindaco per i cittadini non perché si ha la fascia tricolore o la medaglia, per cui lui ha dimostrato che è possibile fare il Sindaco per i cittadini. Non avendo famiglia, non avendo altri grandi interessi,  credo che lui possa dedicare al Comune di Grumo Nevano l’attenzione che merita.

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