Con l’unico obiettivo di “abbattere” Gianco Di Bernardo, iniziano a materializzarsi le apparizioni nefaste per Grumo Nevano. Niente da fare, le severe lezioni non servono a nulla per certi “politicanti”. Anacronistiche figure regionali, soggetti locali e d’oltre ponte in “quarantena politica”, che hanno esclusivamente mortificato il nostro territorio senza produrre il resto di niente, tranne che per le loro botteghe, stanno facendo di tutto per trovare quei paraventi di turno esteticamente più adatti ad esporli in vetrina, ma dietro ai quali, organizzare le solite e obsolete strategie di assalto alla diligenza, condite con le immancabili e ancora più anacronistiche promesse di materializzazione verticistiche professionali e non, ad personam, compreso eventuali affini e, cosa certamente non trascurabile, quei supporti economici che inevitabilmente servono per organizzare e generare il consenso, i numeri. Questa volta però, con i conti in dissesto finanziario e senza dipendenti, non si tratta della solita diligenza con i carichi d’oro, ma si tratta di una diligenza dove, per qualcuno, occorre recuperare e tenere sotto osservazione, a qualsiasi costo, alcuni atti diretti, di edilizia privata rimasti sospesi nei cassetti, qualche concessione o sanatoria da approfondire, tributi da privatizzare, qualche terreno da realizzare e tant’altro. Un film purtroppo già visto, con un finale amarissimo che mai si era manifestato nella storia politica di Grumo Nevano. Sarebbe una iattura riproporlo dietro ai paraventi.