Dal 18 maggio 2020, è iniziata la vera “guerra”, non quella al covid19, ma la “guerra”, sociale e politica. Chi afferma il contrario, sicuramente vive con la bocca filosofica a sinistra (chiacchiere e bidoni di miliardi virtuali per i cittadini) e il portafoglio (robusto) a destra, con lauti stipendi che arrivano puntualmente ogni mese sui propri conti correnti bancari. La guerra di sopravvivenza è appena cominciata e tra poco non si escludono sbalzi della temperatura non solo estiva, ma della tensione sociale. Ieri sera abbiamo avuto un piccolissimo segnale a Napoli e, se a Marcianise non accadrà qualcosa di positivo per i lavoratori della JABIL, sarà dura evitare un effetto domini per altre aziende. Con i lavoratori in cassa integrazione ancora da ricevere e tantissimi licenziati. Contestualmente a questo clima sociale poco sereno per un gran numero di lavoratori e famiglie, assistiamo ai teatrini poco edificanti della politica italiana, regionale e grumese. Se a livello nazionale e regionale, piazzisti e venditori di pentole, ci hanno riempiti di miliardi a parole, a livello locale, ci si prepara alle nuove elezioni senza che all’orizzonte s’intravede un clima migliore. Eppure ci sono soltanto le macerie, mentre c’è chi ancora vorrebbe continuare sul “modello” via Padula-Gilioli o via Galilei per dirne alcuni. Anzi, la situazione politica, il clima precipita, allora pur di convincere i grumesi che questa nostra città, deve essere amministrata da persone competenti, leali, affidabili e principalmente lontano dai modelli citati, è giunto il momento di non fare sconti a nessuno. Ci sarà tempo per approfondire i “modelli”.