Peppino Landolfo “Mafiosi scarcerati e consegnati ai cari, anziani lasciati nella case di riposo, lontano dai loro affetti. A morire da soli. E’ questo il 25 aprile di liberazione che i nostri nonni hanno consegnato alla storia?”

Mentre nell’Italia dei 26.000 morti da covid19 sui social e sui media, si discute della pipì di Feltri e dei lancia fiamma di De Luca in un match nord-sud che appassiona solo le varie tifoserie destra-sinistra-sud-nord, in tanti dimenticano gli anziani nella case di riposo lasciati a morire, ma non dimenticano di ridare agli affetti familiari uno dei boss più “importanti” del Clan dei Casalesi perchè ammalato. Si ammalato, mentre gli anziani no, in piena emergenza sanitaria, stavano tutti bene, erano appena tornati da una palestra a fare ginnastica, fitness per tenersi in forma, stavano bene dove erano alloggiati. Tra i tanti obblighi e restrizioni, il governo ha dimenticato di costringere gli anziani a rimanere vicino ai loro cari, anzichè morire da soli in una casa di riposo. Non ha dimenticato Zagaria e i suoi affetti per questioni umanitarie. E’ questa la nazione che tutti sognavano dopo il 25 Aprile? Gli stessi anziani, vincitori e vinti di un conflitto, sognavano di morire senza il calore di una carezza dei loro cari mentre, gli stessi figli che oggi festeggiano quel 25 aprile, liberano mafiosi e camorristi?