COMUNICATO STAMPA
“Se molti Comuni campani sono in grave difficoltà per la mancata proroga dei termini per l’approvazione del Puc, Sant’Antimo, per negligenza, incompetenza e sciatteria del suo ex sindaco, rappresenta un caso a sé, più grave, disperato”. Lo afferma Corrado Chiariello, già coordinatore dei consiglieri comunali di opposizione di centrodestra del Comune di Sant’Antimo.
“Già a settembre 2018 – ricorda Chiariello – denunciammo la procedura illegittima, perché priva di copertura finanziaria, per l’individuazione dei che avrebbero dovuto occuparsene e i revisori dei conti ci dettero ragione. Ma la pezza, cioè l’approvazione di inadeguate e insufficienti linee guida, si è rivelata poi peggiore del buco: ecco perché oggi Sant’Antimo sconterà molto più degli altri comuni campani inadempienti il blocco praticamente totale delle attività edilizie ‘grazie’ ad un sindaco, fortunatamente ex che neanche a farlo apposta aveva fatto dell’urbanistica ed in particolare dell’approvazione del Puc uno dei suoi cavalli di battaglia in campagna elettorale”.
“Questi sono i risultati dei due anni dell’amministrazione Russo grazie al quale molto probabilmente vivremo il paradosso giuridico, unico nel suo genere, dello scioglimento di un Comune già sciolto e che peraltro attende il verdetto dell’attività di una commissione di accesso per l’accertamento di eventuali infiltrazioni mafiose”.
“Ad ogni modo, alla luce delle fallimentari scelte di politica urbanistica dell’Amministrazione Russo e alle gravi conseguenze previste dll’art.141 del TUEL che stabilisce lo scioglimento dei Comuni inadempienti – fa sapere Chiariello -, da semplici cittadini interessati alle esigenze della nostra comunità e delle imprese di un settore strategico per la nostra economia, scriveremo al Ministero dell’Interno e a quello delle Infrastrutture per capire con assoluta certezza se e cosa sia possibile fare per correre ai ripari”.
Napoli, 14 gennaio 2020