COMUNICATO STAMPA DEI CONSIGLIERI DELLA MAGGIORANZA
Il documento di sfiducia al Sindaco firmato da Faccenda, Landolfo, Chiacchio e Conte, tra i vari punti, riportava la questione della presidenza della commissione urbanistica che la maggioranza, in un clima di massima collaborazione e altrettanta massima trasparenza, ha inteso assegnarla ad un consigliere della minoranza presente al momento della votazione, ovvero il pentastellato Peppe Ricciardi, già precedentemente proposto dalla stessa maggioranza ad essere nominato presidente del Consiglio comunale, decisione poi boicottata al momento del voto da una parte della maggioranza. Ma questa propensione e disponibilità da parte del Sindaco Di Bernardo e la sua maggioranza ad un nuovo modo di governare la città, purtroppo non è stata gradita da qualcuno che ha preferito le vecchie logiche, i vecchi inciuci. Ebbene, facciamo un pò di chiarezza sulla questione commissione. Una prima convocazione per la formazione e nomina del presidente, è saltata dopo che Ricciardi fu informato che sarebbero mancati due consiglieri e, se era possibile, rimandarla il martedì successivo. Cosa che fu fatta. Il martedì puntualmente si presentano Ricciardi, Aldo Chiacchio e Roberto Marino e ancora una volta mancano all’appello Faccenda e Lamanna. Atteso che la formazione operativa della commissione non poteva più essere rimandata in quanto c’era da discutere una importante proposta di Consiglio comunale per la rimodulazione della famosa tabella A del Piano Commerciale per eliminare dalle Zone F, – che servono per i servizi collettivi alla persona – ogni possibilità di costruirci medie strutture di vendite commerciali, si proseguì alla elezione del presidente e i due della maggioranza, nel solco della massima trasparenza e garanzia, nominarono Peppe Ricciardi presidente. Quindi nessuna anomalia regolamentare nè tanto meno normativa, in quanto il TUEL prevede la presidenza alla minoranza solo per le commissioni di garanzia e piena libertà per le altre. Il sindaco e la maggioranza sono invece andati oltre, sono stati “rivoluzionari” assegnando addirittura la presidenza della commissione urbanistica e lavori pubblici ad un valido esponente della minoranza qual’è Peppe Ricciardi. Questo è il dato politico dei fatti accaduti. Veniamo adesso al pomo della discordia reale rappresentato dalla realizzazione o meno della media struttura sulle zone F. Solo a titolo informativo e per chiarire le varie posizioni, ad onor del vero, facciamo leggere la proposta di deliberazione n. 12 del 12 marzo del 2009 dell’allora assessore Angelo Campanile con la quale si modificava la tabella del piano commerciale per salvaguardare la saturazione delle Zone F e quindi eliminare ogni possibilità di insediamenti di medie strutture. Dopo quella delibera, le amministrazioni successive, in particolare quella precedente, avevano nuovamente cambiato le carte in tavola aprendo le porte agli insediamenti che, oltre a privare i terreni per realizzare servizi collettivi, metterebbe in ginocchio le poche attività commerciali rimaste a Grumo Nevano. Ebbene, non riusciamo a capire come un leader della minoranza come Campanile, non si sia mosso per tempo verso i suoi, per assicurare la partenza della commissione e la veloce discussione della proposta della quale, già dal 2009, lui stesso ne aveva fatto una nobile battaglia politica in difesa del nostro territorio. Ancora più strano che la proposta da portare in consiglio comunale, seppur non è passata per gli incomprensibili ritardi della commissione, non è stata posta all’ordine del giorno del prossimo 4 ottobre convocato solo per mandare il sindaco a casa. Perchè??? E poi, la ciliegina sulla torta, perchè si vorrebbe rinunciare alla struttura sociale di Via Galilei per far posto ad altri 24 appartamenti? A voi le conclusioni per capire le vere ragioni di una crisi politica “pilotata” che di politica non ha nulla. I consiglieri della maggioranza.