COMUNICATO STAMPA – SANT’ANTIMO, V. CARBONE (FI): GRAVI OMBRE SU CONCORSO VIGILI, MA SINDACO PREFERISCE INSULTI
“Quel ‘certo Carbone’ cui si riferisce il sindaco di Sant’Antimo in un suo intervento su Facebook, un post col quale prova a dimostrare che è tutto normale se ad un concorso comunale per 6 posti di vigile urbano si candidano 1600 persone ma se ne presentano 98 e passano agli orali solo in 5, è lo stesso che in occasione del Consiglio Comunale dedicato all’ordine pubblico ha portato il saluto e la solidarietà del Senato della Repubblica. Insultarlo, e indossando una fascia tricolore dovrebbe saperlo, non costituisce solamente una testimonianza di scarsissimo senso delle istituzioni ma costituisce una grave offesa al Senato della Repubblica”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Vincenzo Carbone, per il quale “chi si professa e si pavoneggia paladino della legalità e strenuo nemico del malaffare e della camorra dovrebbe quanto meno dimostrare di saper innanzitutto rispettare le istituzioni”. “Quanto alla gestione del concorso, e mi riferisco a quella amministrativa, le ultime vicende, o dovrei chiamarle ‘manovre’ sono ben note e sospette. Ma su questo ci sarà certamente chi farà piena luce”, conclude Carbone.
ECCO COSA AVEVA SCRITTO IL SINDACO AURELIO RUSSO
I SEI VIGILI URBANI ARRIVERANNO In queste settimane, a proposito del concorso per i sei vigili urbani, del quale si sono completate preselezione e prima prova, se ne sono dette tante. Consiglieri-depressi, che dichiaravano di aver già depositato dal notaio l’elenco dei vincitori; senatori (un certo Carbone), nei panni di consigliere comunale, che denunciava l’incapacità del Sindaco (come se fosse il Sindaco a organizzarlo). E invece nulla di tutto questo. Prove organizzate come si deve. Domande sorteggiate in aula. Elenco degli ammessi pubblicato DIECI MINUTI DOPO LA PROVA. Carabinieri a controllare la regolarità di tutto. Risultato: solo 5 ammessi alla seconda prova (e non credo proprio siano i nomi depositati presso il notaio, dal consigliere veggente). Ed altre due prove devono ancora venire prima della conclusione, con la certezza che non saranno coperti (ormai) i sei posti disponibili. Agli oltre 1400 che hanno deciso, principalmente per sfiducia (e che si staranno mangiando le mani), di non partecipare, ai consiglieri-depressi ed ai senatori-consiglieri dò due certezze: la prima, il concorso continuerà con la stessa serietà, non importa quanti siano gli ammessi e, alla fine, i vincitori; la seconda, i posti, eventualmente non coperti, saranno riversati sul Corso-Concorso in preparazione con il Formez e la Regione Campania. Nessuna possibilità andrà sprecata. Con gli oltre 100.000 concorrenti attesi, sono convinto che il problema della polizia locale sarà presto un ricordo.