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Grumo Nevano, REVOCATO OBBLIGO DI FIRMA PER L’EX SINDACO PIETRO CHIACCHIO RESTA L’INTERDIZIONE FINO AD OTTOBRE. PRIMO PROCESSO INIZIA IL 9 APRILE

Il Tribunale di Napoli Nord ha deciso di revocare l’obbligo di firma per l’ex sindaco Pietro Chiacchio, finito nell’inchiesta sull’appalto dei rifiuti per la quale gli venivano contestati il falso, il peculato e la corruzione. Era agli arresti domiciliari, poi diventati “obbligo di firma”. Dal 25 marzo è libero ma, essendo stato condannato ad un anno di interdizione dai pubblici uffici, lo sarà fino ad ottobre 2019. Era il 26 ottobre 2017 quando a seguito delle indagini condotte dalla Gdf di Giugliano, Pietro Chiacchio, il vigile urbano Antonio Pascale, che si occupava di ambiente ed un agente di polizia penitenziaria, indagati a vario titolo di corruzione, favoreggiamento personale, rivelazione di segreto d’ufficio e falso, finirono ai domiciliari. Il 7 giugno del 2018 nuova bufera sul Comune: in cui finisce anche il predecessore di Chiacchio (poi prosciolto) e l’ex comandante dei vigili urbani Luigi Chiacchio. Con il sindaco sospeso, l’amministrazione andò avanti fino al 19 giugno del 2018 quando Pietro Chiacchio si dimise. Ora si attende l’inizio dei due processi il primo per il 9 aprile, mentre per l’accusa di corruzione la prima udienza è fissata per il 24 giugno prossimo.

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