Due sindaci e sei funzionari comunali del Comune di Caivano, nel mirino della Corte dei Conti la quale ha chiesto il risarcimento del presunto danno erariale contestato e quantificato in circa 1.500.000 di euro. Tra questi l’attuale segretario comunale di Grumo Nevano, Vittorio Ferrante.
La Corte dei Conti regionale ha contestato la mancata riscossione del pigione di 750 abitazioni popolari dal 2009 e di 34 locali commerciali dal 2009 al 2013. Agli ex sindaci Antonio Falco (2010-2014) 274.000 euro; Simone Monopoli, medico (2015-2017) 142.000 euro; i funzionari Stefano Lizzi, 58 anni, (273.000 euro) attuale responsabile del settore manutenzione Ambiente e Suap del Comune di Caivano; Raffaele Celiento, 65 anni (50.000 eur0), responsabile del settore Urbanistica e Lavori Pubblici; Raffaele Esposito, 68 anni, (100.000 euro) ora in pensione, all’epoca dei fatti contestati responsabile del settore Manutenzione; Giovanni Zampella 64 anni, (273.000 euro) in pensione, ex responsabile Settore Manutenzione; Gennaro Sirico, 62 anni, (100.000 euro)attuale responsabile del III^ Settore, e Vittorio Ferrante, 65 anni, (100.000 euro) ex segretario generale a Caivano, attualmente in servizio con la stessa carica nel Comune di Grumo Nevano. Ovviamente tutti, fino a prova contraria, sono innocenti, ma comunque l’inchiesta contabile va avanti e potrebbe prendere in esame anche altri anni e quindi rischia di toccare altri dipendenti e politici. Le persone coinvolte in questa tranche hanno adesso 45 giorni di tempo per presentare le loro controdeduzioni.
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