Corrono voci che ci sia in giro un’operazione elettorale per portare in consiglio comunale almeno due consiglieri comunali e non per vincere la partita del sindaco, consapevoli di non riuscirci. Sostanzialmente è la solita lobbies economica di turno che intende partecipare alla tornata elettorale soltanto per andare a fare la “guerra” con chi avrà l’onore di indossare la fascia di primo cittadino e massimizzare eventuali varchi o future aperture. Ci si è messo pure il governo che ha dato via libera agli affidamenti senza gare d’appalto fino a 150.000 euro, norma che nei fatti andrà a “istituzionalizzare” la corruzione in tutti gli enti pubblici amministrativi. Affidare direttamente a ditte lavori per 150.000 euro, significa aprire un vero e proprio mercato delle tangenti, specialmente in quei comuni ad alto rischio. Non è il caso di Grumo Nevano, ma le voci che corrono, fanno temere per il futuro. C’è sicuramente una parte della politica che intende gestire questo mercato e non farsi scappare le polpette, ed ecco così che mai come adesso, pur con i bilanci comunali vicini a disastri contabili, c’è chi sarebbe disposto ad investire per essere eletto, pur non conoscendo le dinamiche amministrative e il territorio. Con queste premesse, immaginate solo lontanamente quali interessi potrebbero avere tutti quei soggetti “politici” pronti ad investire tempo e denaro, certamente non per il bene di una comunità per la quale mai ci si è impegnati. Se il prossimo sindaco sarà una persona all’altezza del compito, dovrà rinnovare il proprio guardaroba e acquistare soltanto corazze di acciaio. E mi fermo quì, poi ne riparleremo.