SANT’ANTIMO – Il tritolo della camorra colpisce ancora. Notte di terrore a Sant’Antimo, per l’esplosione di un’altra bomba, l’ennesima fatta esplodere tra via Croce e via Scarlatti. L’ordigno è esploso all’esterno dell’abitazione di un consigliere comunale della città ed ha distrutto il portone d’ingresso dello stabile di proprietà della famiglia Ferriero. La deflagrazione è avvenuta poco dopo le 3 di questa notte ed ha fatto sobbalzare dal sonno tantissimi residenti in zona e non solo. Qualcuno dichiara di aver sentito il boato addirittura da Grumo Nevano.
Sul posto si stanno recando i carabinieri della locale tenenza. L’ordigno fatto esplodere questa notte, è l’ennesimo in pochi mesi a Sant’Antimo, dove la vecchia camorra decimata dagli arresti, ha lasciato spazio libero a nuovi personaggi che con un’accorta strategia del terrore, hanno iniziato in questo modo la scalata al vertice criminale.
L’ultimo raid è datato appena due settimane fa, quando lo scorso 20!novembre due bombe furono piazzate in via Dante Alighieri. Uno degli ordigni non esplose e per disinnescarlo fu necessario l’intervento degli artificieri.
Ecco il comunicato stampa del Consigliere comunale Corrado Chiariello
“L’ennesimo ordigno deflagrato a Sant’Antimo, un chiaro tentativo di intimidazione ai danni di una collega consigliera cui va la nostra vicinanza certi che non si lascerà scoraggiare da questi vili attacchi, esige certamente la ferma condanna delle istituzioni e di tutte le forze politiche e sociali della nostra cittadina, ma non solo”. Lo afferma il consigliere Corrado Chiariello, coordinatore dei consiglieri di opposizione di centrodestra del Comune di Sant’Antimo.
“Con l’auspicio che su questo, come sugli altri episodi analoghi, gli inquirenti, cui va la nostra gratitudine per lo straordinario impegno profuso tra mille difficoltà, – aggiunge Chiariello – facciano al più presto chiarezza e individuino i responsabili, invito il nostro sindaco ad andare oltre alla convocazione di una seduta monotematica perché tra funzionari e consiglieri minacciati a Sant’Antimo non si può più andare avanti”. “Sgomberiamo tutti insieme il campo da ogni sorta di remora, si convochi pure il consiglio straordinario, ma diamo un volto e un nome a chi ricorre al linguaggio delle bombe e facciamo definitivamente luce sugli obiettivi che si intendono perseguire: il sindaco chieda immediatamente una Commissione d’accesso”, afferma Chiariello.
“Lo dobbiamo ai cittadini, ma soprattutto al rispetto di quei valori di legalità, libertà e democrazia che devono essere alla base del funzionamento delle nostre istituzioni, come giustamente rivendica Russo dal quale ci aspettiamo ora un sussulto di orgoglio, un atto di piena e concreta coerenza politica”, conclude Chiariello.