“Ciò che sta accadendo è una grande tragedia. Con responsabilità chiare: la classe politica della provincia di Caserta. Tutta. Tutti coloro che hanno gestito il potere e non hanno mai voluto, e ancora oggi non vogliono, che il ciclo dei rifiuti sia moderno e funzionale, non più gestito dalle organizzazioni criminali. La vecchia politica è complice degli interessi sporchi, la nuova invece è completamente incapace. I nuovi parlamentari a me sembrano come quei camerieri che girano a vuoto tra i tavoli del ristorante perché non capiscono che cosa gli hanno ordinato e che cosa devono portare a tavola. Cioè girano a vuoto, come tante marionette”. A parlare è Antonello Velardi, Sindaco di Marcianise in prima linea contro la camorra del sistema rifiuti. “È notte mentre scrivo questo post, ho una grande rabbia dentro. È l’ennesima tragedia per la mia terra, anche per la mia Marcianise che conta ancora i danni dell’incendio allo stabilimento Lea: doloso quello e doloso questo. Nessuno ci dirà un giorno chi ha appiccato il fuoco, nessuno ci spiegherà che cosa bisognava fare per prevenire questa tragedia. Ci racconteremo chiacchiere tra noi. È il 2 novembre, commemoriamo i nostri defunti. Ma noi non siamo vivi, ci illudiamo di essere vivi: ci hanno ucciso, siamo morti che camminano. Siamo morti.”
Parole durissime quelle del Sindaco Velardi che devono far riflettere tutti noi, ma principalmente la classe politica attuale che appare inerme, inconcludente, sopraffatta da questo disegno criminale. Una sopraffazione che se non viene contrastata e sconfitta con provvedimenti durissimi, per certi versi sta diventando una sorta di complicità silente al sistema monnezza nelle mani della camorra. Occorre reagire con fermezza sfruttando al meglio tutti i mezzi possibili, di difesa, tecnici e legislativi, con leggi speciali e carcere duro come per i mafiosi, per chi commette delitti contro l’umanità, e la Terra dei Fuochi, i roghi tossici, rappresentano quei delitti impuniti più atroci che colpiscono le popolazioni del nostro territorio, senza limiti di età. E la strage continua senza sosta, fermiamola.