Polizia locale insieme all’assessore tra i sacchetti dei rifiuti, per stanare i cittadini di Casandrino che ignorano, o più probabilmente snobbano, le regole per la raccolta differenziata. Verifiche a campione fuori dalle abitazioni, con l’apertura delle buste, hanno rivelato numerosi trasgressori, che sono stati multati. 103 euro la sanzione per i rifiuti assimilabili, denuncia penale e sanzione amministrativa per i rifiuti speciali. Non si tratta di un’iniziativa una tantum, ma diverrà una modalità consolidata per colpire chi non si preoccupa di seguire poche e semplici regole per separare i rifiuti e depositarli fuori alla porta di casa. La percentuale di raccolta differenziata in questa cittadina si è attestata al 40%, un dato che non soddisfa e che l’amministrazione comunale vuole incrementare, sensibilizzando i cittadini con diverse iniziative. «Abbiamo a cuore il tema ambientale e siamo decisi a impegnarci a far crescere il dato, nel rispetto di chi fa la differenziata e paga la Tari» dichiara Gennaro Mallozzi, l’assessore che sta guidando l’iniziativa, ma anche uno dei fondatori dell’associazione ambientalista «No Biociodio» di Casandrino. L’emergenza scoppiata ad agosto con l’indisponibilità del sito di Pascarola e l’agitazione degli operatori del consorzio Cite, per il ritardo nei pagamenti degli stipendi, hanno contribuito alla promozione di un decreto di sorveglianza ambientale. «Le verifiche avvengono con Polizia locale ed ausiliari al traffico. Saremo in strada tutti i giorni. La mia presenza assieme a loro è per dimostrare che l’amministrazione è in prima linea, in mezzo ai cittadini», sottolinea Mallozzi. Una svolta potrebbe anche arrivare dalla presenza di una nuova ditta che gestirà il servizio di raccolta rifiuti. Nei giorni scorsi, infatti, il Tar ha bocciato il ricorso di Cite, affidataria temporanea del servizio, contro la vincitrice della gara d’appalto, che avrebbe dovuto operare in città già da metà luglio.
fonte www.ilmattino.it