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Grumo Nevano, “SARO’ L’AVVOCATO DEL POPOLO, LO DISSE CONTE. UN SINDACO AVVOCATO DEL POPOLO PURE PER LA NOSTRA CITTA'”

In molti ricorderete le prime parole espresse dal Premier Conte rivolte agli italiani “Sarò l’avvocato del popolo”. Non so se in questi primi mesi quella promessa sia stata mantenuta, saranno i fatti e il tempo a dare la giusta risposta, ma il concetto “avvocato del popolo” è un concetto che dovrebbe appartenere a tutte le persone che, dall’alto del rispettivo ruolo pubblico esercitato, vengono investite contestualmente di grandi responsabilità politiche, economiche e morali verso i cittadini. Così per un premier, altrettanto per un sindaco. Grumo Nevano, da 48 anni, non ha mai avuto un “avvocato del popolo” seduto sulla poltrona più ambita tranne che nelle figure di Antonio Di Donato e Pasquale Maisto. Lo so che questa mia definizione scaturirà molte polemiche, ma la storia della nostra città è facilmente consultabile con gli attuali mezzi di comunicazione e, almeno dagli anni 70 ad oggi, di “avvocati del popolo”, nel merito dei risultati ottenuti per la città e per i grumesi, non c’è traccia, ripeto, tranne con l’esperienze Di Donato e Maisto però limitatamente nelle loro personali ed eccellenti figure di uomini politici vicini alla gente. Anche se i risultati amministrativamente, per certi aspetti, non furono quelli sperati, c’era però quel senso di responsabilità nel sentirsi “avvocato del popolo”, di un popolo che gli tributava consensi e affetto. E quel senso lo si sentiva nella città. Ebbene, dopo i disastri degli ultimi decenni, Grumo Nevano ha bisogno di ritrovare una figura che possa essere un nuovo “avvocato del popolo”, in tutti sensi, per sperare in un rilancio che, vista l’attuale degrado, avrebbe del miracoloso. I grumesi sapranno scegliere “l’avvocato del popolo”, sindaco di tutti?

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