Comincia con questo grido d’allarme la lettera pubblicato poco fa su Facebook del collega di Arzano Mimmo Rubio a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Ecco il testo.
Stanotte si è consumato un ennesimo atto di intimidazione da parte della camorra contro il sottoscritto giornalista. Tra l’1,30 e le 1,40., infatti, alcune forti esplosioni hanno rotto il silenzio di piazza Cimmino e del centro storico di Arzano. Due di questi botti esplosivi sono stati lanciati direttamente sul balcone di casa mia, al secondo piano, provocando danni alle tapparelle esterne. L’intimidazione fa seguito ad altre due azioni di tipo intimidatorio, con plateali “stese di camorra” (corteo con scorribande di moto!) avvenute a fino luglio, sempre sotto la mia abitazione, dove poi furono esplose, sempre dopo la mezzanotte, due interminabili e potenti batterie di fuochi d’artificio. Episodi gravissimi che minano la tutela della mia persona e la libertà di stampa. Faccio presente che il sottoscritto, insieme al collega collaboratore del quotidiano “Roma” è già da mesi sotto una prima tutela Prefettizia-istituzionale dopo le tante denunce prodotte e “ritorsioni” già subite. Il collega Bianco, come è noto, alcuni mesi fa, venne anche affrontato e minacciato sotto casa da uno sconosciuto armato di pistola. La situazione, quindi, esige, la massima allerta dello STATO, delle forze dell’ordine, della Procura, della Direzione Distrettuale Antimafia, della Prefettura. Si chiede, anche a nome del collega Bianco, l’immediato intervento del Ministro degli Interni, Matteo Salvini, per puntare immediatamente i riflettori sulle vicende arzanesi e a tutela della nostra incolumità. Confidiamo, come sempre nell’Arma dei Carabinieri, baluardo da anni in questa città, che ha già acquisito tanti elementi a riscontro di queste ultime gravi intimidazioni, oltre che tutto il materiale delle denunce giornalistiche prodotte dal sottoscritto Rubio e dal collega Bianco in questo ultimo anno attraverso il gruppo social “Arzano News” e il quotidiano “Roma” . Invitiamo l’ORDINE DEI GIORNALISTI, FNSI E SINDACATO, che in occasione della manifestazione di maggio tenutasi a Napoli, erano stati già mobilitati sulle gravi e continue vicende della città di Arzano, di attivarsi ai massimi livelli a nostra tutela e della libertà di stampa.