In questo ultimo scorcio di una estate indubbiamente non al top sotto l’aspetto climatico, ci soffermeremo su alcune riflessioni politiche prima del rientro autunnale, in preparazione delle prossime elezioni amministrative.
Una premessa: c’è tanto da lavorare, nessuno s’illuda che da solo potrebbe tentare il miracolo di un serio rilancio della città di Grumo Nevano. Come le precedenti amministrazioni finirebbe entro pochi mesi, prigioniero di una gestione personalistica, con l’esaltazione di un egoismo a difesa di interessi particolari e, sotto i colpi della opposizione di turno, non avrebbe scampo nell’ennesimo fallimento. Per evitare un altro tracollo annunciato, oltre alla presenza di soggetti capaci, c’è bisogno di un cambio di cultura amministrativa, un cambio di mentalità generale che, alla luce del degrado massimo che abbiamo vissuto nell’ultima esperienza di “governo”, non può che essere caratterizzato da azioni comuni con le varie parti sia del Consiglio Comunale che della società grumese. Chi siede nella principale assemblea cittadina, deve rendersi partecipe e responsabile del ruolo pubblico assunto. Poi dovrà essere chi andrà a governare a porre in essere tutte le azioni politiche capaci di imprimere questo cambio di mentalità nel coinvolgere tutti. Chiariamo: opposizione e maggioranza non complici di inciuci – sarebbe la fine annunciata anzitempo – ma semplicemente partecipi alle cose buone e giuste per la nostra città. Mentalità e cultura politica che manca da anni a Grumo Nevano. Nell’ultima esperienza amministrativa, l’arroganza e l’egoismo, sono stati i principali artefici della fine anticipata. Che sia da monito per tutti.