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ARRESTATA EX PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE: UN COMITATO D’AFFARI

Arrestata stamattina l’ex presidente del consiglio comunale di Messina, Emilia Barrile. Si ipotizza un sistema di favoritismi all’interno dell’amministrazione pubblica svelato dall’operazione denominata “Terzo livello” della Dia di Messina, in sinergia con il Centro operativo di Catania, Palermo, Reggio Calabria, Bari, Roma, Caltanissetta, coordinate dalla procura guidata da Maurizio De Lucia. Sono in tutto 13 le misure cautelari chieste dalla procura di Messina e in fase di esecuzione.

Di queste 11 sono arresti, tra carcere e domiciliari, due sono misure interdittive, mentre nell’indagine risultano altri 8 indagati. Oltre a Barrile, l’unica esponente politica coinvolta nell’inchiesta, anche imprenditori, ed ex rappresentanti dei vertici delle partecipate del Comune di Messina, come Amam e Atm. L’accusa nei confronti della ex presidente comunale è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati contro la pubblica amministrazione, atti contrari ai suoi doveri, accesso abusivo ai sistemi informatici del Comune. Aveva infatti violato l’accesso al sistema comunale, per estrapolare dei dati a favore di imprenditori che lei favoriva, a scapito di altri e dai quali poi otteneva favori che le consentivano di rafforzare il suo consenso elettorale. Sarebbero vari gli episodi in cui l’ex candidata sindaco, avrebbe favorito imprenditori. Sono in corso anche ingenti sequestri che colpiscono diverse imprese e beni immobili, per un valore di numerosi milioni di euro.

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