Dal 21 giugno al 26 luglio, l’Ufficio Tecnico ha rilasciato 15 permessi a costruire di cui 5 in sanatoria. Un vero e proprio boom di concessioni in appena un mese e forse per il mese di agosto ne avremo delle altre.
Un bel record per l’urbanistica residenziale grumese che pare abbia urgente “bisogno” di un sussulto cementizio nel centro storico e adiacenze in particolare in residenze private dove occorre legittimamente ampliare o recuperare vecchi edifici abbattuti o scheletri fermi da anni. Tutto nella norma, ma questo boom appare un pò inconsueto e tende a rafforzare la tesi che la definizione di città dormitorio, città dove si costruisce solo per dormire e non per assicurare servizi alla persona e vivibilità, è sempre più attuale. Ben vengano i recuperi estetici, gli ampliamenti per uso abitativo per necessità, il problema si pone solo in quei casi dove potrebbe verificarsi esclusivamente un’attività speculativa atteso che in città, tra negozi sfitti e case in affitto ce ne sono a sbafo da mettere a disposizione. Più aumenta la volumetria già satura da anni, più diminuisce la capacità e la volontà istituzionale e politica di una vera rivoluzione urbanistica, capace di ridare respiro e scrollarsi da dosso la definizione di città dove si programma solo per dormire.