La questione dei 48 alloggi, la struttura sociale, i container, rischia di diventare urbanisticamente “esplosiva”. Inaccettabile una ipotesi di soluzione proposta dal Rup di utilizzare i terreni del Pru per nuovi mini appartamenti semiresidenziali e residenziali. Alle 10 famiglie residenti nei container, si diano gli appartamenti dei 48 alloggi come dispone il programma di finanziamento, altre soluzioni non ci sono e contrastano i criteri, gli obiettivi e le procedure di tutto il progetto di riqualificazione urbana. Nel frattempo alle altre tre famiglie che hanno aderito al bando, si diano gli alloggi e contestualmente il Comune si attivi per abbattere i tre container per evitare che possano essere occupati
Sembra di ritornare indietro negli anni quando il programma prevedeva non 48 ma 72 alloggi di cui 24 realizzati per il concessionario. Allora ci fu una netta opposizione da parte di alcuni consiglieri comunali tra i quali il Dott. Raffaele Di Nola che riuscirono a stralciare i 24 alloggi per una struttura di tipo sociale da realizzare sui terreni dove ora ci sono i container. Non è possibile che a seguito di una incapacità amministrativa di risolvere a monte la questione dei container, si proponga di ritornare al punto di partenza sottraendo ancora terreni ai grumesi. Su quel terreno di proprietà comunale vanno realizzati altri servizi, altre strutture che mancano alla città. Ma noi non ci meravigliamo più di tanto in quanto già avevamo immaginato che sarebbe finita così, atteso le insistenti voci che da alcuni mesi annunciavano la criticità della struttura sociale e il perdurare dell’amministrazione nel non trovare una soluzione per lo sgombero dei container.