Comunicato alla città del Consigliere Comunale Avv. Gaetano Di Bernardo attraverso un manifesto-volantino sulle ultime vicende relative agli arresti sul Comune di Grumo Nevano
TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE
Dopo l’ennesimo ciclone giudiziario abbattutosi su Grumo Nevano, che con diversi arresti eccellenti ha svelato definitivamente la “rifiutopoli grumese”, questa scellerata e miope amministrazione, incapace di produrre alcunché di positivo per la città, si è vista costretta dalla Magistratura a sospendere i pagamenti alla ditta che effettua il servizio di raccolta rifiuti, per le quote di ammortamento dei mezzi impiegati nel servizio. Secondo i giudici tali pagamenti sarebbero stati indebitamente erogati dal lontano 2006 ad oggi. Già nel corso della campagna elettorale del 2015 ebbi modo di denunciare pubblicamente, assieme alle liste che sostennero la mia candidatura a sindaco -Storia Futura, Movimento Popolare Campano, Città Ideale, ed in particolare “Cattolici Democratici”- le gravi e preoccupanti irregolarità commesse nella gestione dell’appalto sui rifiuti, causa principale del vertiginoso aumento della Tassa sui rifiuti. Quella battaglia di civiltà, legalità e giustizia non l’abbiamo mai abbandonata, e negli ultimi tre anni abbiamo continuato a combatterla con tenacia e determinazione, dentro e fuori il Consiglio Comunale affinchè tutti i Grumesi potessero beneficiarne in termini di risparmio sulle “bollette”. Oggi gli inquirenti della Procura della Repubblica di Napoli Nord confermano i nostri sospetti e le nostre tesi. Riteniamo sacrosanta la presunzione di innocenza, pertanto non faremo processi sommari ed attenderemo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso. Tuttavia corre l’obbligo di evidenziare le responsabilità POLITICHE di questa poco edificante vicenda che ha macchiato indelebilmente il prestigio della nostra comunità. Tali responsabilità non sono solo dell’attuale sindaco Pietro CHIACCHIO e del suo predecessore, ma ricadono pesantemente anche su tutti gli attuali consiglieri comunali di maggioranza e in particolare sul vicesindaco (dottore commercialista) CARMINE D’APONTE che, pur conoscendo bene già dal 2013 la problematica oggetto dell’inchiesta, non ha mosso un dito affinché fosse affrontata la questione nel “CALDO” settore dell’ecologia. L’unico atto riparatore che spetta a questi signori è quello di rassegnare le DIMISSIONI. Ora è necessario restituire il maltolto ai cittadini grumesi, pertanto mi attiverò in tutte le sedi istituzionali e giudiziarie affinché ciò avvenga il prima possibile. CONSIGLIERE COMUNALE AVV GAETANO DI BERNARDO