Dopo l’impossibilità di mantenere le responsabilità dell’Urbanistica in capo ai funzionari, Flagiello e Miele, per questioni disciplinari legate a procedimenti penali in corso – così come evidenziato dal sindaco ff Carmine D’Aponte nella delibera di giunta comunale n. 43 del 1 Marzo 2018 – e la successiva nomina dell’Arch. Francesco Mattiello in sostituzione dei due, la lettera di dimissioni di quest’ultimo, giunge come una vera e propria doccia fredda e apre scenari sui quali occorre fare una opportuna riflessione politica.
La scelta dell’Arch. Mattiello appariva una scelta tecnica di alto valore professionale tale da sperare in una ottimale gestione del comparto urbanistico. Dal nostro canto criticammo solo l’opportunità di usare due pesi e due misure con i due funzionari Flagiello e Miele. Puntualmente, così come sta avvenendo da circa tre anni, sembra che le figure professionali di alto valore come Francesco Mattiello, non collimano con gli obiettivi e il modus operandi degli attuali amministratori. Basta leggere la lettera di dimissioni che pubblichiamo a margine, dalla quale non emerge una particolare motivazione di carattere privata ma leggiamo: …considerato gli obiettivi ed i compiti ad egli conferiti….rassegna le proprie dimissioni con espressa volontà di interrompere ogni rapporto…
All’Arch. Mattiello sono bastati appena 30 giorni per capire che gli obiettivi ed i compiti emersi poi dalle “carte” inducevano, probabilmente, ad una scelta obbligata: andare via, dimettersi. Eccoci quindi alla legittima riflessione, ai dubbi, alle domande che ci poniamo allorquando un tecnico stimato e all’altezza del compito, getta la spugna appena entra nel merito degli atti e gli indirizzi politici sottoposti alla propria attenzione. Ma quali obiettivi hanno fatto si che scaturisse una scelta così drastica in appena 30 giorni? Sarebbe curioso ed opportuno che lo spiegasse alla città l’assessore all’Urbanistica Mario Lamanna nello specifico degli obiettivi ed i compiti assegnati all’Arch. Mattiello letti in maniera generica nel decreto di nomina. Dimettersi così in fretta, obbligatoriamente deve far riflettere tutti, principalmente i soggetti istituzionali delegati al controllo amministrativo. Nel frattempo l’Ufficio Tecnico si trova senza responsabili al settore Urbanistica e con una delibera che blocca Flagiello e Miele in attesa del giudizio legato ai procedimenti penali e amministrativi, tranne che la giunta si rimangi la stessa delibera n. 43.