Le cronache politiche-giudiziarie quotidiane dimostrano che a livello di enti, amministrazioni e strutture pubbliche, siamo al top della corruzione. Tangentopoli del 1992 fa ridere nei confronti delle ruberie, delle mazzette, delle truffe che oggi si susseguono a ritmo di ore.
Solo grazie al grande lavoro di intercettazioni ambientali e telefoniche si riesce a scoperchiare i sistemi di corruzione e collusioni. Il famigerato blitz, termine con il quale viene definito l’intervento delle forze dell’ordine per arrestare corrotti e corruttori, è l’unica panacea contro quelle amministrazioni pubbliche dove invece di amministrare, si ruba a più non posso: appalti, mazzette, tangenti, incarichi professionali, è tutto un sistema infinito di corruzione dove chi principalmente porta una nomea illibata, è quel personaggio che invece è dentro fino al collo, anche per poche migliaia o addirittura centinaia di euro come quella di un funzionario ASL nel salernitano per soli 400 euro nell’estate del 2016. Non fatevi ingannare dalle apparenze, dal finto perbenismo: oggi nella gran parte delle amministrazioni pubbliche, non esiste il perbenismo, è tutto un bluff e le cronache lo dimostrano con blitz e arresti a catena, da nord a sud. Piccoli e grandi comuni, in pochi si salvano. E ogni ora che passa, si pensa al prossimo in arrivo, il fiato sul collo di un prossimo clamoroso blitz si avvicina per fare piazza pulita, è l’unica speranza. A chi toccherà il prossimo?