Sei una donna e cercheranno di farti credere che tu sia il sesso debole. Non credergli. Di debole in te non c’é nulla. Di delicato sì, ma é proprio questo che ti accomuna alle creature magiche, piuttosto che a quello che ogni giorno osservi intorno a te e che ti lascia perplessa, a volte addirittura ti ferisce.
Sei forte, invece! L’universo é stato prodigo, con te. Guardati. Guarda che meraviglia che sei!
Ti hanno dato due occhi. Occhi grandi e spalancati sul mondo. Occhi che vedano al di lá di quello che c’é da vedere. Occhi che indaghino laddove nessuno vuole spingersi, oltre gli “Sto bene!” che qualcuno ti dirà e che non ti convinceranno. Sei donna, e hai imparato molto presto a portare il tuo sguardo al di la dell’apparenza, sotto l’inganno, verso la verità.
Ti hanno dato due orecchie, aprile bene, mettile in ascolto. Che anche quando sei da sola e sembra tutto finito, quando da fuori i rumori non arrivano più e credi che non ci sia più niente per cui valga la pena, c’é un canto che l’universo sta mormorando apposta per te. È un canto speciale. È il tuo canto. Ascoltalo e imparalo e poi ricantalo, come una ninna nanna, per farti addormentare tutte le volte che ti sentirai sola.
Ti hanno dato due braccia. Rendile forti e fai si che siano il più lunghe possibili. Quanti abbracci dovrai dare, nel corso di una vita! Ti serviranno ad appenderti al collo del tuo papà, come solo una figlia femmina sa fare. Dovrai prendere in braccio i tuoi figli e sollevarli quando cadranno, cullarli nel mondo dei sogni e accogliere le loro corse incontro a te, quando la vita gli avrà fatto male.
Gli uomini, quegli uomini dei quali nel corso della vita qualche volta avrai avuto paura, avranno bisogno più di tutti del tuo abbraccio. Perché non c’é niente che risaldi al mondo più dell’abbraccio della propria donna.
Sono esseri strani, gli uomini. Se sarai fragile ti accuseranno di non sapertela cavare, se sarai forte e capace non te lo perdoneranno. Perché non c’è niente che terrorizzi di più un uomo di una donna in gamba.
Non permettergli di alzare la voce con te. Il fatto che tu sappia badare a te stessa, alla casa, ai vostri figli e in più sappia farti valere nel feroce mondo del lavoro non li autorizza a trattarti come un uomo. Tu sei donna. E vai trattata come tale. Con delicatezza e parole sussurrate.
Sei una donna. E se non sai fare qualcosa preferisci che ti venga spiegato tenendoti stretta. Perché sai essere riconoscente e ripaghi i gesti gentili con tutto lo slancio che solo una donna sa usare.
Non aspettarti che ti venga reso merito per il cesto della biancheria che si svuota da solo, per i letti che la mattina sono sfatti e la sera si ritrovano in ordine perfetto, per la cena fumante che magicamente attende la famiglia sul tavolo. Sei una donna e lo daranno per scontato. Impara a dirti brava da sola, tutte le volte che vuoi e a farti una carezza quando ne avrai bisogno.
Sei una donna e si aspetteranno che tu sappia fare la madre. Nessuno si chiederà se hai paura, se ti senti pronta, se ne sei capace. Le donne nascono madri, a fare il padre invece si impara, dicono. O no?
Perciò cresci i tuoi figli nella consapevolezza che sbaglierai e sbaglieranno, che tu li perdonerai sempre e loro, forse, invece no. Ma sarai madre comunque e sarà il mestiere più bello che svolgerai nella tua vita. Un mestiere dove non c’è stipendio, solo dentini che spuntano, notti in bianco e pappe sputacchiate che saranno però la più grande ricchezza che possederai.
Sei una donna e ti serviranno gambe scattanti per correre dietro ai sogni che vorranno sfuggirti e dita lunghe per afferrarli, prima che sia troppo tardi. Sarai brava anche ad acchiappare i sogni degli altri e trasformarli in realtà, forse sarà ciò che saprai fare meglio. Perché non ci sarà niente che ti renderà più felice dell’aver regalato un sorriso.
Ti hanno dato un sesto senso innato che ti permette di leggere il cuore delle persone e di intuirne l’indole con grande velocità. Perciò cerca di stare lontana da chi ti prosciuga e circondati invece di chi ti arricchisce. Non avere paura di ferire qualcuno perché nessuno si preoccuperà di ferire te.
Sei una donna e saprai che qualcuno vicino a te sta sbagliando, un attimo prima che sbagli. Ma starai zitta il più delle volte, che l’altruismo spesso viene scambiato per presunzione.
Sei una donna e ami gli abbracci che stritolano e i baci, quelli che fanno rumore, le carezze sulla testa dei cani e le loro leccate piene di riconoscenza.
Proprio come loro sai dimenticare i torti e accogliere a braccia aperte chi ti ha chiesto perdono perché l’orgoglio e il rancore deve proprio averli inventati un uomo.
Sei una donna e avrai delle amiche, donne come te. Tienile strette perché non ci sarà uomo che sia pronto a riaccoglierti dopo qualunque tuo errore come loro, invece, sapranno fare benissimo. Ricordalo sempre: nessun uomo vale un’amica persa.
Sei una donna e vedrai il tuo corpo cambiare. Amalo e prenditene cura, come fosse un tempio, che non a tutti è dato il talento di creare la vita e non tutti sapranno che cosa vuol dire vivere il miracolo della creazione.
Sei una donna. E lo sai. Per quanto ti possa ribellare alla tua condizione sii felice e fiera dei tuoi fianche rotondi e del tuo ventre morbido. È un ventre che accoglierà i cuccioli, riparerà dai pericoli, creerà un nido sicuro, consolerà chi avrà sbagliato, cullerà chi starà male. Questo è quello che fa una donna.
Perciò amati, cara amica, non aspettare che siano gli altri a farlo, fallo prima tu.
E cerca la magia, anche quando ti diranno che non esiste. Prosegui sul sentiero delle favole, la vita è un dono e il lieto fine è già scritto nell’aria.
Se puoi, credi nei miracoli. Il più grande, il più meraviglioso è già qui.
Sei tu.