Orologi, danaro, regali e buoni benzina in cambio di favori. Sarebbero alcune delle accuse contestate al direttore dell’Arca arrestato insieme a due imprenditori pugliesi, un avvocato e una cancelliera del Tribunale di Bari.
Orologi, danaro in contanti, regali costosi e buoni benzina in cambio di varianti agli appalti in corso o per pagamenti più celeri. Sarebbero alcune delle accuse contestate al direttore dell’Arca (Agenzia per le Case e l’Abitare della Regione Puglia) arrestato stamattina insieme a due imprenditori pugliesi, un avvocato e una cancelliera del Tribunale di Bari. Un giro di tangenti legato a diversi appalti per la costruzione di alloggi popolari in Puglia sarebbe stato scoperto dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Bari che stamattina ha arrestato (ai domiciliari) l’avvocato Sabino Lupelli, direttore generale di Arca, gli imprenditori Massimo Manchisi e Antonio Lecce. Ad un terzo costruttore ed editore di un netwok informativo barese (radio e tv) D. M. è stata notificata una misura interdittiva. Sono finiti ai domiciliari – per una seconda indagine – anche l’avvocato Fabio Mesto e la cancelliera della Procura di Bari Teresa Antonicelli: entrambi sono accusati di compravendita di notizie coperte da segreto istruttorio. Secondo l’accusa, la cancelliera Antonicelli, in cambio della promessa di sostituzione tempestiva dell’immobile popolare che già occupava con un altro più confortevole, avrebbe – su istigazione di Lupelli e Mesto – accedendo abusivamente nel registro informatico della Procura acquisito informazioni riservate sugli indagati e sui reati contestati nell’indagine sull’Arca. La cancelliera, non sapeva, che i suoi colloqui con il direttore Lupelli e l’avvocato Mesto erano videoregistrate dai finanzieri baresi. Sono due le indagini coordinate dai pm Savina Toscani e Lino Giorgio Bruno: la prima sull’esistenza di un presunto giro di tangenti legato ad appalti pubblici a Bari e la seconda su una presunta fuga di notizie legata alla prima indagine. I presunti appalti truccati riguardano le case popolari e il cantiere della fogna nel quartiere San Girolamo di Bari, le case popolari e lo Casa dello Studente nel rione di Mungivacca, sempre nel capoluogo pugliese. Il direttore generale dell’Arca Sabino Lupelli sarebbe coinvolto in entrambe le inchieste giudiziarie ed è destinatario di due diverse ordinanze di arresto. Le misure cautelari sono state emesse dal gip del Tribunale di Bari Giulia Romanazzi.
fonte www.lastampa.it