Dopo la chiusura della scuola di via Vespucci, non si placano le polemiche e i disagi per i ragazzi e i genitori. La soluzione posta in essere che ha visto utilizzare due aule dell’asilo nido di via Quintavalle e le altre sette aule trasferite al primo piano del lotto A di via XXIV Maggio, sembra non abbia risolto il problema, anzi per alcune mamme degli alunni delle classi elementari costrette dall’emergenza al rientro al sabato, i disagi permangono. La soluzione per accontentare tutti non è facile, tranne che il Comune venga trasferito altrove e liberi via Giotto, ma al momento appare impossibile. Certo è che i percorsi didattici dei ragazzi andranno avanti tra mille difficoltà dovute agli spostamenti, ai servizi. Questo è il risultato di una politica di edilizia scolastica pessima e inesistente che in questi due anni e mezzo dell’amministrazione Chiacchio, ha raggiunto il culmine delle inefficienze segnando un’altra pagina nera della storia amministrativa grumese che ha visto sottrarre alla platea scolastica, ad oggi, due scuole: via Vespucci per inagibilità e via Giottto per uffici comunali che potevano andare altrove.