Il Tribunale del Riesame ha rigettato l’istanza di revoca della misura cautelare dei domiciliari richiesta dai legali del sindaco Pietro Chiacchio e del vigile Antonio Pascale. Confermata ordinanza di custodia della Procura della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord e tutto l’impianto accusatorio.
di Marco Di Caterino fonte www.ilmattino.it
“Restano ai domiciliari il sindaco di Grumo Nevano Pietro Chiacchio e il vigile urbano Antonio Pascale, arrestati il 26 ottobre scorso per il reato di corruzione. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Napoli. La difesa dei due imputati ha sollevato tre eccezioni, sulle quali il magistrato potrebbe decidere subito o al massimo entro 45 giorni. Per i legali del primo cittadino, Mimmo di Donato e Nello Palumbo, la prima intercettazione che ha coinvolto il sindaco è nulla, perché all’epoca il primo cittadino non era indagato e non aveva avuto a che fare con la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti. Contestato dai difensori anche il reato di corruzione piuttosto che quello di falso in una certificazione medica. Sollevate eccezioni anche per la misura cautelare degli arresti domiciliari, ritenuta dai legali di Chiacchio non commisurata a quello contestato dalla procura di Napoli Nord. Su questi tre punti il tribunale del riesame si è riservato di decidere”.
REDAZIONE. Al di là della cronaca occorre sottolineare che con questo provvedimento, crediamo non ci sia null’altro da fare che dimettersi. Le probabilità che intervenga il Prefetto di Napoli dopo tutte le vicende dal caso Ranucci che ha stravolto il risultato delle elezioni, agli 11 avvisi di garanzia a dipendenti, tecnici, imprenditori, alla interdizione di un funzionario nell’ufficio tecnico accusato di presunta certificazione falsa, sono altissime e, a tal punto l’intervento del Prefetto è obbligato.