Con gli arresti domiciliari del sindaco e di Antonio Pascale, è iniziato il conto alla rovescia verso la chiusura delle delicatissime e scientifiche indagini portate avanti da mesi dagli organi inquirenti su una serie di gare d’appalto e servizi.
In tanti cittadini letteralmente schifati da ciò che si è abbattuto sul Comune, pensano che gli arresti rappresentino l’atto finale ignorando che siamo appena all’antipasto, all’anticipo. Non entriamo nel merito delle accuse per le quali, almeno il sindaco, è stato arrestato in quanto trattano la sfera professionale, etica e morale, toccando un tema abbastanza delicato e profondo in alcuni sacrosanti valori della vita. Entriamo invece nel merito degli eventuali ed imminenti provvedimenti che gli organi inquirenti saranno tenuti ad emettere. Sembra che il cerchio si sia chiuso anche per gli insospettabili? Il lavoro investigativo di questi mesi attraverso rivelazioni, ammissioni, intercettazioni ambientali e telefoniche, potrebbe far emergere fatti di cui nessun soggetto del panorama politico locale ne ha messo in conto e potrebbe interessare anche persone ritenute insospettabili. Sotto questo aspetto, sembra che ci dobbiamo attendere qualcosa di molto serio. Le indagini partite da una gara d’appalto, sembrano essersi allargate ad altro, altri servizi, altre gare, proprio in virtù di questo lavoro certosino e altamente professionale delle forze dell’ordine. Le sorprese non mancheranno in questo lasso di tempo dove qualcuno, invece di dedicarsi a limitare i danni, si sente immune nel proseguire con rinnovata arroganza, un percorso amministrativo che forse terminerà nelle prossime ore. Quello della credibilità e dell’affidabilità politica degli attuali amministratori invece si è già concluso da mesi, basta ascoltare la gente.